Che beffa per il Brescia: Toffanin segna al 97’, 1-1 a Verona

Un altro pareggio, un altro gol nel recupero. Solo che questa volta il Brescia viene raggiunto, anziché raggiungere. Finisce 1-1 con la Virtus Verona: Di Molfetta illude i biancazzurri con un rigore perfetto, i veneti trovano il pareggio al 97’ su Toffanin, che approfitta di una marcatura pigra su di lui su corner.

L’Union fallisce così l’aggancio momentaneo alla vetta della classifica. Sono 14 i punti dopo sette giornate, due in meno di Vicenza e Lecco, che vincendo le rispettive gare si porterebbero a +5.

Le scelte iniziali

Diana cambia ancora rispetto all’infrasettimanale: tra la gara con il Novara e quella di oggi non si raggiungono i tre giorni di distanza, il ricambio di energie è una necessità più che una scelta strategica. Come lo è l’innesto a destra di Vesentini, al debutto stagionale dopo l’infortunio alla spalla: Cisco ha un problema e non va nemmeno in panchina, Guglielmotti è ancora fermo ai box.

In difesa torna Silvestri, tenuto precauzionalmente a riposo giovedì. Accanto a lui Pasini e Rizzo. La cerniera in mezzo non cambia: De Francesco play basso, ai suoi lati Mercati e Zennaro. Ne fa le spese Di Molfetta, che parte fuori. A sinistra rientra De Maria, davanti Maistrello con Cazzadori.

Union pericolosa di testa

Questa è una delle gare che, nello svolgimento, diventano immediatamente leggibili. Il Brescia domina il possesso, la Virtus difende con un blocco compatto e gioca di rimessa. In queste condizioni l’Union non ha vita facile, perché gli spazi sono strettissimi (anche per le caratteristiche morfologiche del campo) e non è sempre possibile fraseggiare con qualità.

Non è un caso che la squadra di Diana riesca a rendersi pericolosa solo quando alza il pallone. Lo è al 17’ con Cazzadori: colpo di testa in torsione su cross scodellato da sinistra e palla fuori di circa un metro. È una grande occasione, sprecata dall’eroe dell’ultimo infrasettimanale. Dieci minuti dopo tocca a Maistrello, che sempre di testa (su corner) manda a lato di un soffio. Sono due lampi estemporanei, perché la coppia non lega e fatica a trovare continuità nelle giocate.

L’infortunio di Silvestri

Il primo tempo si chiude sui ritmi di un’accelerazione controllata della Virtus, leggermente più caparbia rispetto all’avvio abbottonatissimo. Gori non corre pericoli, ma il Brescia è costretto a rinculare. Al 41’ Diana è obbligato a occupare il primo slot per le sostituzioni: si fa male Silvestri (problema muscolare), al suo posto entra Sorensen.

La card giocata da Diana

Dopo l’intervallo esce anche Vesentini, ammonito e a rischio seconda sanzione per un intervento in ritardo su Amadio. Diana fiuta il pericolo e lo richiama in panchina. Al 48’ il tecnico gioca la prima card per il Football video support: Sibi anticipa Cazzadori con un’uscita avventurosa, travolgendo l’attaccante sullo slancio.

La gamba è però alta, forse è questo il dettaglio che induce la panchina del Brescia a chiedere l’espulsione. E in modo analogo, a scagionare il portiere della Virtus è plausibilmente il fatto che colpisca prima il pallone. L’arbitro Pezzopane rivede le immagini al monitor, ma non cambia idea.

Di Molfetta segna su rigore

Quel cambio all’intervallo di Diana è comunque una delle chiavi della ripresa. L’allenatore lo piazza sulla trequarti e dirotta a destra Mercati. Al 67’ la prima svola: Bulevardi, su un pallone scodellato nell’area della Virtus, tocca con il braccio. Pezzopane indica subito il dischetto. Fresco s’infuria e chiama l’Fvs.

La revisione dura quattro minuti, un’eternità. La panchina della Virtus schiuma di rabbia e fiocca pure un rosso per uno dei suoi componenti. Alla fine, però, l’arbitro conferma il rigore. Sul dischetto si presenta proprio Di Molfetta, che chiude il destro e spiazza Sibi. Esecuzione perfetta.

Toffanin gela il Brescia

L’Union chiude il match difendendosi, anche se in realtà l’unico pericolo prodotto dalla Virtus prima del pari è un destro nell’area piccola di Bassi (alle stelle), dopo una gran giocata nel traffico di Fanini. Il recupero è extra-large per la revisione prima del penalty: otto minuti. E al settimo il Brescia si fa infilare: corner per i veneti, Toffanin colpisce in terzo tempo e non lascia scampo a Gori. Finale amarissimo per l’Union.