FeralpiSalò-Lumezzane: è la settimana del derby bresciano

È cominciata la settimana che porta al derby di serie C tra FeralpiSalò e Lumezzane, in programma sabato al Turina alle 17.30
Sul Garda
In casa FeralpiSalò si ripensa ancora all’acrobazia di Valerio Crespi, che ha deciso la partita con la Triestina. Dopo il vantaggio firmato da Cabianca al 3’ del primo tempo e la risposta di Strizzolo al 9' nella ripresa, l’ingresso dell’attaccante giunto a fine gennaio in prestito dalla Lazio è risultato determinante. Il centravanti ventunenne ha infatti prima segnato un gol che gli è stato annullato per presunto fuorigioco (28’) e poi ha firmato il decisivo 2-1 con una splendida rovesciata (38’).
In 34 gare di campionato sono sei i centri, che arrivano dalla panchina. Il primo episodio è accaduto il 13 ottobre, nel match interno con il Caldiero. Partita bloccata sullo 0-0: nella ripresa ci pensano Cavuoti al 34’ (era entrato al 23’) e Dubickas al 48’ (dentro al 31’) ad andare a segno per il 2-0 con il quale i verdeblù s’impongono sui veneti. Il 3 novembre, nel match del Turina con l’Atalanta U23, Maistrello subentra a Dubickas al 16’ della ripresa e poi realizza una doppietta tra il 22’ e il 34’ (alla fine i gardesani vincono 3-1).
Nel 2025, invece, oltre al gol di Crespi con la Triestina c’è stato quello di Vesentini al Padova: è il 2 marzo e l’esterno dopo essere subentrato al 24’ della ripresa trova la zampata vincente al 96’, permettendo alla FeralpiSalò di vincere 1-0. Solamente 6 dei 47 gol stagionali sono dunque arrivati dalla panchina (il 12,7%): poca roba, se rapportati ai 12 su 31 (38,7%) del Renate e ai 13 su 60 (21,6%) del Padova. I gardesani sono già sicuri di chiudere al terzo posto.

Trento ed AlbinoLeffe infatti seguono a 12 punti di distacco e teoricamente potrebbero agganciare Rinaldi e soci a quota 65, ma sarebbero dietro per gli scontri diretti. La FeralpiSalò infatti ha perso 3-2 e vinto 2-0 con i trentini (vantaggio dunque di un gol) e battuto 1-0 e pareggiato 0-0 con i seriani. I verdeblù quindi da qui alla fine cercheranno di rimanere la miglior terza dei tre gironi, poi ai play off, con le gare ad eliminazione diretta (tutte a doppia mandata, perché i salodiani entreranno nella fase nazionale evitando i primi due turni), non potranno più sbagliare un colpo. Da qui in poi anche l’efficacia di chi subentra può diventare determinante.
In Valtrompia
Sta diventando una piacevole abitudine attraverso cui raccontare la stagione. Il Lumezzane segna, e con una certa frequenza, con i calciatori subentrati dalla panchina a gara in corso. Si può definire «effetto panchina». Sui trentasei gol messi a segno dai rossoblù ben sei arrivano dai cambi, per un’incidenza percentuale del 16,7%. Gli ultimi due appunto sono marcati a fuoco nella memoria dei valgobbini, dato che sono i primi della gestione Paci e hanno evitato una sconfitta contro il Caldiero Terme a suon di carattere e grinta.
Gli ultimi in ordine cronologico portano dunque la firma di Baldini, subentrato a Monachello al 10’ del primo tempo, e del solito Malotti, gettato nella mischia per tentare l’assalto nell’intervallo, mentre il primo in assoluto rimanda allo scorso 19 ottobre, quando fu Corti, nel 3-2 finale con la Giana Erminio, ad alzarsi dalla panchina e a firmare il suo primo gol in maglia Lume. In mezzo sono arrivati la zampata di Piga all’andata con il Caldiero, il graffio di Pannitteri (nel 3-3 con la Pro Vercelli del 6 gennaio) e il tocco sottomisura di Ferro che ha chiuso i conti nel 4-0 rifilato al Lecco. Sei gol che hanno portato in dote cinque punti ai rossoblù, fondamentali per riuscire a chiudere anzitempo il discorso salvezza.

Le sensazioni. Nel frattempo il Lumezzane si gode i primi due punti della gestione Massimo Paci, raggiunti con grinta in una ripresa d’assalto, decisa appunto dai cambi. Fondamentale è stato il ritorno al 4-3-3 iniziale, che nel finale si è trasformato più in un 4-3-1-2 che ha scombinato i piani di un Caldiero tutto arroccato a difesa del vantaggio. La capacità del Lume in questa stagione è sempre stata quella di mutare forma, presentandosi indifferentemente con la difesa a tre, a quattro o persino a cinque, come accaduto nella sfida con l’AlbinoLeffe.
Ma la scelta di Paci è stata quella di ripartire dal modulo per cui la squadra è stata costruita in estate, anche se è servito quasi un tempo per toccare le corde dell’anima dei calciatori, dopo un avvio condizionato ancora da un sottile strato di paura. Ora inizia la settimana che porta al derby con la FeralpiSalò, in cui servirà trovare equilibrio per dare seguito alle prime buone indicazioni emerse durante il match con il Caldiero
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