Il Brescia cerca la svolta: 118 giorni fa l’ultima vittoria interna

Un digiuno lungo 118 giorni. Tanti, tantissimi per chi è affamato come mai di quei tre punti casalinghi. Il cielo di Mompiano non sente alzarsi l’urlo della vittoria da quasi quattro mesi. Calcisticamente, un’eternità. Pensare che l’ultima volta che i tifosi delle rondinelle hanno gioito sugli spalti del Rigamonti avevano ancora i bermuda e in Curva si scorgevano diversi torsi nudi fa impressione. Ma i numeri dicono questo. Il Brescia non coglie il bottino pieno in casa dal 30 settembre scorso, quando arrivò uno spumeggiante 3-2 nel derby con la Cremonese. Almeno per un’ora abbondante, una delle migliori prestazioni stagionali di Bisoli e compagni che, grazie a un primo tempo sontuoso, andarono negli spogliatoi all’intervallo avanti 3-0 grazie alle perle di Besaggio, Borrelli e Verreth, subendo solo nei venti minuti finali il tentativo (incompiuto) di rimonta dei grigiorossi, in rete con Nasti e Bonaiuto.
Il bilancio
Da allora, ben sette match senza vittoria, come accadde nell’ultima serie A, prima del 3-0 al Lecce che ruppe l’incantesimo. Una lunga serie di rimpianti (e a volte di mea culpa) formata da cinque pareggi – a ritroso, con Sampdoria, Modena, Carrarese, Bari e Spezia – e due sconfitte, con Cosenza e Sassuolo. Vero, nessuna di queste ultime due è da imputare a Pierpaolo Bisoli (e nemmeno i pari con Bari e Spezia, dato che il timoniere era sempre Maran).
Con Pierpaolo

Il bolognese, è vero, non ha ancora vinto. Ma nemmeno ha ancora conosciuto sconfitta. Sotto la sua gestione sono arrivati sei pareggi. Ciò detto, il ritorno alla vittoria tra le mura amiche è quanto mai urgente (e vale lo stesso per le gare in trasferta, visto che dall’1-0 a Genova con la Samp sono passate 10 gare...). Per il morale, per l’autostima, per la classifica che, ancora particolarmente corta, avrebbe un senso completamente diverso con quei tre punti in più. La vittoria darebbe un altro senso alla lunga serie di passettini finora compiuti con la nuova gestione tecnica.
Record negativo
Anche per evitare di ripetere quel pessimo record della nefasta stagione 2022-2023, quando il Brescia non conquistò l’intera posta in casa per ben 9 partite consecutive. Triste primato all’interno di una striscia horribilis di 17 match senza gioia piena (12 persi, 5 pareggiati), iniziata alla quindicesima giornata (Brescia-Reggina 0-2) e durata fino al 4-3 per i bianconeri al Del Duca di Ascoli, alla trentunesima. Serve una vittoria. E serve prima di subito. In fondo, le prove generali sono state fatte con Modena e Samp, cioè le ultime due avversarie al Rigamonti, quando quell’urlo è rimasto strozzato in gola. Ma due prove generali sono più che sufficienti. Ora è tempo di essere più concreti. Più cinici, se serve. Più affamati. Perché il destino di questa stagione, passa dalla fine di questo lunghissimo digiuno.
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