Calcio

Sandro Tonali ha ammesso di avere puntato su calcio e Milan

Il centrocampista confessa le scommesse, per lui il sostegno del Newcastle. L'ipotesi è di un anno di stop
Sandro Tonali con la maglia del Milan - Foto Ansa/Cesare Abbate © www.giornaledibrescia.it
Sandro Tonali con la maglia del Milan - Foto Ansa/Cesare Abbate © www.giornaledibrescia.it
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Dopo Fagioli, anche Sandro Tonali ha ammesso di aver scommesso. E di aver puntato somme di denaro «sul calcio e sul Milan». La confessione è arrivata nel corso di due deposizioni fotocopia rese prima agli 007 della procura della Federazione Italiana Giuoco Calcio (Figc) e poi al pm Manuela Pedrotta e agli investigatori della squadra mobile di Torino. «Ha fornito piena collaborazione alle autorità inquirenti chiarendo in modo esauriente la sua posizione», confermano gli avvocati difensori, Marco Feno e Maurizio Scaccabarozzi. L’ex rossonero ha incassato anche il «pieno sostegno» del Newcastle, la squadra in cui milita.

«Sandro è pienamente impegnato nelle indagini e continuerà a collaborare con tutte le autorità competenti. Lui e la sua famiglia continueranno a ricevere il pieno sostegno del club» queste le parole diffuse dal Newcastle sui suoi canali. «Il Newcastle United può confermare che Tonali è oggetto di indagine da parte della Procura italiana e della Federcalcio italiana in relazione ad attività di scommesse illegali - è scritto nel comunicato -. A causa di questo processo in corso, Sandro e il Newcastle United non sono in grado di offrire ulteriori commenti in questo momento»

Ma se la giustizia sportiva intende chiudere rapidamente la partita con i giocatori coinvolti, come dimostra il patteggiamento di Fagioli a 7 mesi di stop più 5 di iniziative di formazione per uscire dal tunnel della ludopatia, sul versante penale l’indagine è in pieno svolgimento e si affaccia su nuovi scenari. Bisogna capire se dal groviglio di dati, chat e password salteranno fuori i profili di frode sportiva, non solo per i calciatori coinvolti, ma anche per le altre persone che si servivano delle piattaforme non autorizzate.

Fagioli, nel lungo interrogatorio davanti agli 007 della Figc, ha messo a verbale di avere scommesso «anche su Torino-Milan» perché le puntate sul calcio gli servivano per recuperare qualche somma da restituire ai creditori, ma «mai sulla Juventus».

Già, la Juventus. Federico Gatti è uno dei tre nuovi nomi che Fabrizio Corona ha svelato a «Striscia la Notizia» nell'ambito della sua inchiesta parallela. Gli altri due sarebbero il romanista Stephan El Shaarawy e il laziale Nicolò Casale. L’unico che figura nelle carte delle indagini è però Gatti, che non è indagato, proprio per quanto raccontato da Fagioli (a lui avrebbe chiesto un prestito). Casale da parte sua ha già annunciato querela dicendo di essere totalmente estraneo alla vicenda.  

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