Calcio

Salò è il posto per Vecchi: così l’allenatore ha portato la Feralpi a una passo dalla B

Gruppo, dialogo, identità tattica e continuità sono le carte del tecnico che guida i gardesani verso la promozione
Stefano Vecchi allena la FeralpiSalò dal 2021- © www.giornaledibrescia.it
Stefano Vecchi allena la FeralpiSalò dal 2021- © www.giornaledibrescia.it
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Stefano Vecchi alla FeralpiSalò: l’uomo giusto al posto giusto. Dietro alla stagione straordinaria del club gardesano, che a quattro giornate dal termine della regular season ha mezzo piede in Serie B, c’è sicuramente l'allenatore di Mapello, approdato sul Garda nell’estate del 2021. Dopo un’ annata densa di soddisfazioni, con un terzo posto finale e la semifinale dei play off persa con il Palermo, Vecchi era sul punto di lasciare il Garda, perché in procinto di passare sulla panchina dell’Ascoli in cadetteria. Nel ballottaggio finale però i piceni gli hanno preferito Cristian Bucchi e così mister Stefano, che aveva anche altre offerte importanti dalla C, ha deciso di rimanere a Salò.

Giuseppe Pasini lo ha voluto aspettare fino all’ultimo e questa scelta si è rivelata azzeccata. Nella seconda stagione sul Garda i verdeblù stanno facendo ancora meglio. Il tecnico sta dando continuità al lavoro svolto nello scorso campionato, ha trovato un’intesa perfetta con il nuovo diesse Andrea Ferretti. Lavoro. Insieme hanno rinforzato ulteriormente la rosa, andando a prendere elementi che hanno sorpreso per il rendimento: su tutti il portiere Pizzignacco. A fare davvero la differenza, però, è la gestione di chi c’è in panchina, ovvero di un allenatore che non è assolutamente un sergente di ferro. Importanza del gruppo e attitudine al gioco: queste le due carte vincenti. Non è un caso se anche Alessio Dionisi, attuale tecnico del Sassuolo, non perde occasione per definire Vecchi, che lo guidò dalla panchina ai tempi della Tritium, come suo modello. A proposito di quella esperienza: insieme vinsero il campionato di Seconda Divisione nel 2011 proprio davanti alla FeralpiSalò, che arrivò seconda e poi ottenne la promozione in Prima vincendo i play off con la Pro Patria.

Dicevamo dell’importanza del gruppo: proprio così, perché dal primo giorno che è arrivato, Vecchi ha sempre cercato di far sentire tutti parte dello stesso progetto. In quale modo? Non facendo distinzione tra titolari e riserve, evitando quasi scrupolosamente di schierare gli stessi undici uomini per due partite di fila. Perché così tutti stanno sulla corda, ma sono sempre sul pezzo; ognuno si sente indispensabile ed è consapevole di poter dare il proprio contibuto alla causa.

Dietro a questo, però, c’è tanto, tantissimo dialogo tra staff e giocatori, per evitare incomprensione e vivere lo spogliatoio in grande serenità. E poi l'attitudine al gioco e il portare avanti una filosofia di calcio ben precisa, che è quella di fare sempre e comunque la propria partita, evitando il più possibile di adattarsi a ciò che fanno gli avversari, cercando sempre di imporre e non di subire. È proprio grazie a questi accorgimenti che i gardesani si sono presentati alla volata finale con un buon margine. La FeralpiSalò è padrona del proprio destino: la B è all’orizzonte, ma manca ancora l’ultimo sforzo.

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