Riserva a chi? Brescia, Jallow è il tuo tuttofare

Alexander Jallow è un giocatore evoluto. Nell’accezione che piace a Maran. «Molte volte provo i miei giocatori in un ruolo durante la settimana, e poi li schiero in un altro in partita» aveva confidato sabato, dopo la bella vittoria sul Frosinone.
Non è la solita carezza al gruppo. C’è qualcosa di più: una dichiarazione d’intenti dritta al cuore di una visione, di un modo di concepire il calcio. «La crescita di una squadra - ha spiegato - si lega anche a questi aspetti. Devi sempre sapere cosa fare, a prescindere dalla tua posizione».
Duttilità
Nel Brescia attuale, nessuno meglio di Alex incarna questa capacità di adattamento. Quando a fine giugno il Brescia chiuse per Corrado, a nessuno balenò in mente l’idea che la sua frequenza d’impiego fosse destinata a crollare.
Un po’ perché la quarta alternativa sulle fasce - Muca - non è minimamente equiparabile agli altri tre, per ovvie questioni anagrafiche e di affidabilità nel breve periodo. Ma soprattutto perché lo svedese è il jolly per eccellenza di questa squadra: sesto giocatore più impiegato finora, il quinto tra i giocatori di movimento. Si è accomodato in panchina soltanto a Reggio Emilia, subentrando per un pugno di minuti nel finale. Poi le ha giocate tutte, per intero. Un minutaggio (459’) da titolare con tutti i crismi. Corrado, che Maran ha voluto inserire nelle rotazioni con scientifica gradualità, ne ha raggranellati poco più della metà (271’).

In campo
Nei quattro gettoni maturati dall’inizio si è mosso in tre zone di campo: a sinistra nelle prime due, poi da braccetto a Bolzano, e infine a destra nel match di sabato. L’ha fatto senza snaturarsi, ma adeguando il proprio gioco alle incombenze che quella specifica collocazione tattica richiedeva. Duttilità tipica, appunto, dei giocatori evoluti.
L’intreccio con Corrado, poi, è una di quelle variabili che possono contribuire a rendere il Brescia ancora più imprevedibile in attacco. Maran l’ha testato più volte nel precampionato, ha colto le potenzialità di una catena sinistra a trazione anteriore e l’ha riproposta in una partita delicata come quella con il Südtirol. Corrado è uno stantuffo che sprigiona ritmo e affondi taglienti, supportati dal lavoro di Jallow, portatore di equilibrio tattico. Al Druso ha tenuto molto bene in difesa, ha un profilo meno offensivo rispetto a Niccolò e Dickmann, ma questo non significa che non possa incidere anche in proiezione avanzata.
Numeri
Jallow è il secondo giocatore in rosa per percentuale di dribbling riusciti (66.67%, dati Kama), ed è il difensore che vanta la percentuale più alta di passaggi recapitati nella metà campo avversaria (94%).
Poi c’è il contributo realizzativo: quest’anno non ha ancora tirato in porta, complice anche l’arretramento del raggio d’azione in alcuni passaggi di questo primo blocco, ma in due stagioni a Brescia non ha mai chiuso a secco. Due gol e un assist lo scorso anno, un gol e un assist in quello precedente. Con lo Jönköpings Södra, nella B svedese, arrivò a siglarne otto in una stagione. Per Maran è un piccolo patrimonio da custodire. Giocatori così agevolano il compito di un allenatore. Anche questo è un riflesso della nuova - e sorprendente - abbondanza del Brescia
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
@Sport
Calcio, basket, pallavolo, rugby, pallanuoto e tanto altro... Storie di sport, di sfide, di tifo. Biancoblù e non solo.
