Calcio

Con il raduno a Castenedolo inizia la stagione del Lumezzane

Alberto Rossini
Il nuovo responsabile dell’area tecnica sarà Leonardo Mantovani che ha lavorato molto bene a Napoli. In panchina ancora Massimo Paci
La conferenza stampa che apre la stagione del Lumezzane © www.giornaledibrescia.it
La conferenza stampa che apre la stagione del Lumezzane © www.giornaledibrescia.it
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Vecchie abitudini e nuove tradizioni. Inizia dal raduno del centro sportivo di Castenedolo la stagione 2025/’26 del Lumezzane. Un’annata che vuole segnare il riscatto per la formazione rossoblù, pronta a ripartire dal tecnico Massimo Paci, ancora a caccia della sua prima vittoria sulla panchina dei valgobbini. Sono diciotto gli atleti della prima squadra convocati per il raduno, a cui si aggiungono nove atleti aggregati dalla Primavera, in attesa che dal mercato arrivino gli ultimi tasselli. Ma la vera novità – annunciata dal presidente Andrea Caracciolo – rimanda allo staff dirigenziale, che si arricchisce della figura di Leonardo Mantovani, nel ruolo di responsabile dell’area tecnica, che nel bresciano ha lasciato un’impronta importante per quanto fatto con il Brescia.

Novità

E il vero obiettivo resta quello di migliorare il piazzamento dello scorso anno, provando ancora una volta a sognare l'approdo ai play off come avvenuto al termine dell'annata 2023/’24. «Inizia una nuova stagione – fa gli onori di casa proprio il numero uno rossoblù – fondamentale per smaltire il girone di ritorno dell’anno scorso e per preparare l’anno che verrà. Abbiamo inserito la figura di Leonardo Mantovani che ho conosciuto a Brescia all’inizio degli anni 2000. La sua ultima esperienza è stata al Napoli dei grandi successi, cercheremo di costruire sia nell’immediato che nel futuro un Lumezzane competitivo. Paci in pochissimo tempo lo scorso anno ha preso in mano la squadra e l’ha portata alla salvezza. È stato perfetto nel suo approccio e nel suo modo di dare quella sicurezza che i ragazzi avevano perso. È stato confermato perché abbiamo visto veramente un lavoro svolto in maniera esemplare e siamo sicuri che di vittorie ne arriveranno tante. L’obiettivo è migliorare quello che abbiamo fatto nell’ultima stagione. Sarebbe bello poter arrivare dove siamo arrivati nella prima stagione in C, ma penso sia presto parlare di play off. Crediamo molto nel lavoro che stiamo facendo, da parte nostra sarà bello vedere quello che abbiamo creato».

Le parole di Mantovani

Leonardo Mantovani è apparso subito molto concentrato. «Io e Andrea Caracciolo ci conosciamo da tantissimi anni – ha sottolineato –. Abbiamo fatto un po’ di storia qui a Brescia. È stato l’inizio di un percorso molto bello che mi ha permesso di raggiungere risultati importanti. Con lui, con Camozzi e con il direttore Simone Pesce si è parlato di un progetto molto ambizioso riguardo al futuro che spazia tra il mondo dei giovani fino ad arrivare a calciatori stranieri che possono essere funzionali al progetto che mi è stato esposto. Forse perché legato al bel passato di parecchi anni fa ho colto con entusiasmo questa proposta ed eccomi a dare il mio massimo contributo perché la squadra e la società possano raggiungere gli obiettivi massimi che si sono prefissati. Il mio ruolo al di là dell’etichetta è quello di coadiuvare il lavoro di Simone Pesce. Conosco la zona e so cosa vuol dire poter applicare questo tipo di progetto a questo territorio. Sono convinto che si possa ripetere e, migliorare, l’esperienza fatta. Chiaramente la solidità è importante, ma anche il progetto sportivo lo è.

In campo

Sono già quattro i giocatori ufficializzati, ma il cantiere del Lumezzane è ancora in fase di allestimento. «Si riparte con volti nuovi e con tanta voglia, senza dimenticare quello che la società ha fatto dall’Eccellenza fin qui – spiega il ds Simone Pesce –. Nei percorsi ci sono momenti di difficoltà che devono aiutare a crescere, ma il focus della società deve essere sempre ben presente. I giocatori che arrivano qua devono vedere Lumezzane come una causa importante. Paghera è uno di quei giocatori di cui il Lumezzane ha bisogno. L’indirizzo della società è quello di credere nei giovani. La squadra sarà costruita con un mix tra giovani ed esperti. Sicuramente dovremo andare a puntellare il reparto della difesa nei ruoli dei centrali, ma anche in quello degli attaccanti. Sono i due ruoli su cui ci dovremo concentrare».

Chiude poi il tecnico Massimo Paci: «Deve essere diverso dall’anno scorso. Le difficoltà devono aiutare a crescere, ma quest’anno dovremo fare qualcosa di diverso, sia negli atteggiamenti che nei comportamenti. La volontà è quella di costruire una squadra che sia unita e legata e che tutti i giocatori siano allineati all’idea mia e della società. Non ripartiamo da zero. I numeri dicono che si poteva fare qualcosa in più, sta a noi capire cosa Il girone di ritorno è stato negativo, dobbiamo ragionare dentro di noi e allenarsi in maniera diversa, gestire la vita privata in maniera diversa e allenarsi in maniera diversa. Bisogna voler migliorare questo ambiente e insieme possiamo costruire quella mentalità vincente che sarà fondamentale per scendere in campo con il coltello tra i denti».

Il primo mattoncino è stato dunque posato, ora tra mercato, primi allenamenti e amichevoli la rotta è tracciata per arrivare pronti ai primi impegni ufficiali di una nuova entusiasmante stagione.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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