Calcio

Questo Lumezzane sa sempre come rialzarsi

Col 3-0 alla Triestina il sesto successo in un match venuto subito dopo un ko
L'esultanza del Lumezzane dopo il gol con la Triestina - Foto New Reporter Pasotti © www.giornaledibrescia.it
L'esultanza del Lumezzane dopo il gol con la Triestina - Foto New Reporter Pasotti © www.giornaledibrescia.it
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La miglior dote del Lumezzane? Sapersi rialzare dopo una sconfitta. Lo dicono i dati, perché su 12 vittorie stagionali la metà è arrivata nella partita immediatamente successiva a un ko.

Una qualità non da poco, quella dei rossoblù che viaggiano al sesto posto in piena zona play off nel girone A di serie C e che hanno così saputo evitare più periodi di crisi. Non è un caso che l’unica mancata, piena reazione è arrivata nel famigerato «ottobre nero», con il pari di Trento arrivato in seguito al ko col Renate e la successiva sconfitta bruciante con la Triestina che generò poi una serie di quattro ko (i successivi con Giana, Arzignano e Atalanta Under 23).

Anche a quell’ultimo ko seguì comunque la reazione con la vittoria scaccia-crisi di Busto Arsizio con la Pro Patria, ma sia prima che dopo l’undici di Franzini è stato in grado di rispondere colpo su colpo alle botte accusate. In avvio di torneo i successi con Pergolettese e Fiorenzuola riscattarono le battute di arresto di Vercelli e Vicenza. Lo stesso è accaduto negli ultimi due mesi: dopo l’onorevole caduta di Mantova con la capolista, arrivò il 3-1 sull’AlbinoLeffe prima della pausa; dopo la sosta natalizia il blitz di Crema con la Pergolettese in seguito allo 0-3 con la Pro Vercelli e domenica il 3-0 alla Triestina per rimediare prontamente alla battuta d’arresto di martedì scorso con il Trento.

È insomma un Lumezzane che sa sempre come rialzarsi. E lo stesso ha saputo fare il terzino Samuele Righetti, autore di buone prestazioni nell’ultimo periodo. «Era importante il risultato di squadra, ce lo meritavamo per il lavoro quotidiano – ha raccontato – . Poi ovviamente sono contento per le mie prove, cercherò di fare meglio. So che ci sono stati momenti negativi, durante una stagione può capitare. L’importante è rimettersi in gioco, con la testa giusta. Cosa è cambiato? Mi sento meglio, non fisicamente, ma a livello mentale: riesco a capire prima le scelte e le giocate migliori da fare. È qualcosa che si acquisisce col tempo, spero di continuare così».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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