Calcio

Terremoto Pro Palazzolo: il Chievo vuole il tecnico Marco Didu

Giovanni Gardani
Dal club trapela irritazione per il modus operandi dei veneti, che puntano sull’allenatore piemontese dopo l’esonero di Cacciatore
Marco Didu, tecnico della Pro Palazzolo - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
Marco Didu, tecnico della Pro Palazzolo - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
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Sirene da Verona, sponda Chievo, per Marco Didu. Sirene insistenti, legate al blasone della squadra che milita nel girone B di serie D (quello del Breno) e che ha esonerato mister Fabrizio Cacciatore dopo l’ultimo periodo appannato costato la vetta della classifica anche per colpa del ko arrivato domenica pomeriggio contro la Leon.

La chiamata

E allora, da Verona, avrebbero fatto più di un sondaggio per Marco Didu, mister che però come noto è legato alla Pro Palazzolo da un contratto triennale che scade con la fine di questa stagione. Una chiamata che lusinga il tecnico piemontese, ma al contempo metterebbe in difficoltà la società bresciana, chiamata eventualmente a un cambio non voluto praticamente a metà campionato (domenica termina l’andata e la Pro Palazzolo è stata brava a raddrizzare la situazione iniziale).

L’irritazione

Da Palazzolo traspare una certa irritazione, più che altro per il modus operandi del Chievo, che avrebbe bypassato appunto il club, rivolgendosi direttamente al tecnico. Condizionale d’obbligo, in questi casi, ma le voci non appaiono prive di fondamento. Il virgolettato ufficiale del club si esaurisce in poche righe e a parlare è Claudio Forlani, il presidente: «Ad oggi non abbiamo avuto offerte per il tecnico, che infatti ha diretto l’allenamento e, per conto mio, dirigerà anche i prossimi. La Pro Palazzolo non ha bisogno di cambiare allenatore, anche perché stiamo andando bene e la squadra è cresciuta».

L’attesa

Certo è che però qualcosa da Verona si è mosso in modo molto concreto e dunque i prossimi giorni (il termine per cui un tecnico può andare su un’altra panchina è il 30 dicembre), anzi le prossime ore, potrebbero riservare colpi di scena: da regolamento Didu dovrebbe essere prima di tutto liberato, o mediante esonero o mediante le dimissioni o, infine, mediante rescissione del contratto. Ma questo è un passo «finale», per così dire, che al momento è congelato dalla più stretta attualità.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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