Maran non è «mister X»: il Brescia non pareggia da 12 gare

No, non chiamatelo «mister X». Perché quella «X» non gli piace proprio. O perlomeno, da mesi ormai non fa parte del suo curriculum. L’ultimo Rolly Maran (per il quale c’è la buona notizia del recupero in vista per Galazzi) è bianco o nero. Il grigio? Non pervenuto, una vera idiosincrasia.
E quella repulsione per i pareggi dura ormai da 5 mesi: era il primo maggio scorso quando, al Garilli di Piacenza, il Brescia divise la posta nel derby con la FeralpiSalò. Un 2-2 finale che rappresenta l’ultimo pareggio conseguito dalle rondinelle nelle partite ufficiali. Da allora, Bisoli e compagni non hanno più conosciuto le mezze misure: hanno solo vinto o perso in un’alternanza equa fatta di 6 bottini pieni e di altrettante sconfitte.
Il bilancio
Nove partite di campionato, un preliminare play off, due match di Coppa Italia: un totale di 12 gare che hanno sempre visto un vincitore ed un vinto. Le sfide che hanno portato i tre punti sono cominciate, in questa lunga striscia, col 4-1 al Lecco al Rigamonti del 5 maggio con la doppietta di Moncini e le firme di Bjarnason e Bianchi.
Vittoria seguita poi da due sconfitte: una indolore al San Nicola con il Bari (2-0) nell’ultima giornata della passata stagione dove le rondinelle, già certe della partecipazione agli spareggi promozione, si presentarono in ampio turnover in vista dei play off; l'altra invece dolorosa, perché in quel playoff arrivò la beffa del Ceravolo con i biancazzurri raggiunti all'ultimo respiro dal Catanzaro e poi stesi, ed eliminati, nei supplementari (4-2) dai calabresi.
Si arriva così all’11 agosto quando, nel primo turno della Coppa Italia, Borrelli ed un «doppio» Olzer stendono (3-1) i lagunari di serie A nella prima partita che conta della nuova annata. Vittoria che si ripete cinque giorni dopo: il battesimo del campionato è con i fiocchi, ci pensa Adorni nel finale a fissare l’1-0 al Palermo che vale i primi tre punti. Entusiasmo spento però da due debacle, una immeritata (l’unico flop casalingo) con il Cittadella (0-1) dopo innumerevoli occasioni gol, l’altra inaspettata (per come è venuta) al Mapei (2-0) con la Reggiana.
L’alternanza
Ma il pronto riscatto è dietro l’angolo e il blitz a Bolzano (1-2, Adorni e Corrado) con il Südtirol anticipa una sosta propedeutica che porta al poker secco (4-0) al Frosinone grazie alla doppietta di Juric e ai gol di Olzer e Moncini. E poi giù un'altra volta nell’altro immeritato tonfo a Pisa (2-1) con la capolista e nel 3-1 (anche questo, tutto sommato indolore) subìto in Coppa a Monza.
Fino all’ultimo, emozionante 3-2 nel derby con la Cremonese. Per un Maran che non sa più cosa sia una divisione della posta. In un bianco o nero senza grigi. Curiosità: domenica arbitra Michael Fabbri che ha diretto 9 volte il Brescia in gare che 7 volte sono finite in pari...
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