Calcio

Lumezzane ai play off l’ultimo regalo di Pesce: «Sogno, e poi smetto»

A fine stagione dopo 5 lustri il capitano chiude a 42 anni: «Cerco di vivere il momento con entusiasmo e serenità»
Simone Pesce sul campo - New Reporter © www.giornaledibrescia.it
Simone Pesce sul campo - New Reporter © www.giornaledibrescia.it
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C’è un tempo per tutto. Uno per iniziare. Uno per finire. Uno per sognare: quel tempo, per Simone Pesce, durerà ancora qualche giorno, qualche settimana al massimo. Coinciderà con la voglia di stupire del Lumezzane ai play off di serie C, l’ultimo regalo di una carriera durata 25 anni e che il capitano rossoblù chiuderà a quasi 42 anni di età. Prima di iniziarne un’altra, con ruolo differente, probabilmente con gli stessi colori addosso.

Percorso

«Vivo il raggiungimento dell’obiettivo play off come una cosa bella, che a 42 anni non tutti possono permettersi. E sogno - ammette Pesce - perché è giusto farlo. Con i compagni e lo staff ce la godremo con entusiasmo, senza ansia».

Facile a parole, meno nella realtà per chi, come Pesce, sa che l’appendice stagionale coinciderà anche con la fine di una carriera iniziata in D nel 1999 nella sua Latina e poi proseguita a lungo tra serie C, B ed anche A tra Ascoli, Catania e Novara. «L’idea era che fosse l’ultima quando è iniziata la stagione. L’ho vissuta normalmente, anche se un po’ di pensieri li fai quando arriva il traguardo. Venticinque anni di carriera non si cancellano in un attimo, lo spogliatoio, la routine, le partite, non è semplice. Sto cercando di affrontare questo momento con serenità ed entusiasmo. Mi rimarrà la stima ricevuta da tante parti, come la standing ovation avuta il mese scorso a Novara, dove sono stato cinque anni: mi ha fatto piacere».

Nuova vita

Quattro sono invece gli anni a Lumezzane, per un feeling destinato a durare con un altro ruolo - da definire - nella dirigenza valgobbina. «Nel 2020 ho accettato questo progetto, anche se dopo aver fatto i play off di C con la FeralpiSalò ero titubante. Sono stato colpito dalle idee. Speriamo che questo binomio possa continuare anche nel post carriera: finiamo la stagione e poi ci siederemo a parlare. Credo che visto l’affetto, la stima e la fiducia non ci saranno problemi».

Non è il tempo, ancora. Prima si sogna: «Due anni fa eravamo in Eccellenza, ora ai play off di serie C. Era un sogno fare la scalata, averlo fatto non è da tutti ed i play off sono la ciliegina. Ce li godremo. Intanto siamo arrivati a 50 punti, il campo dirà dove possiamo arrivare. Dovremo sempre vincere». Per non fermare subito il tempo dei sogni. E dell’addio.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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