Calcio

Le pagelle della stagione della FeralpiSalò dopo la promozione in B

È ancora tempo di festeggiare per la storica promozione della squadra. Ecco intanto i voti ai giocatori
Un'esultanza della FeralpiSalò - Foto © www.giornaledibrescia.it
Un'esultanza della FeralpiSalò - Foto © www.giornaledibrescia.it
AA

Il giorno dopo (e quello dopo ancora) la storica promozione della FeralpiSalò in serie B le emozioni non svaniscono, anzi si fanno più forti nel ricordo di una festa spontanea, vissuta sul campo.

Quella ufficiale sarà sabato 22 aprile, quando si giocherà l’ultima gara di campionato contro la Pro Sesto, l’avversaria più dura per i verdeblù.

In attesa della fatidica data, ecco le pagelle della stagione di Francesco Doria.

Semuel Pizzignacco - 10

Spesso il migliore in campo, almeno per trequarti di campionato, anche con una sola parata a partita. Ha numeri straordinari per essere un classe 2001: imbattuto per ventidue gare su trentasei, forse gli abbiamo visto sbagliare un rinvio...

Federico Bergonzi - 9

Un soldatino, per l’abnegazione con la quale ogni volta ha svolto il suo compito. Ma un trattore, per come ha arato la fascia di sua competenza, la destra, sia in fase di copertura sia in appoggio alla manovra offensiva, con maturità incredibile per un 2001.

Mattia Tonetto - 7

Il figlio d’arte non ha avuto molte occasioni per mettersi in mostra, ma nella fase centrale del torneo è stato spesso fondamentale. Poi, però, un infortunio lo ha tenuto fuori dal campo prorpio nella fase decisiva della stagione.

Mattia Musatti - 7

Il prodotto del vivaio verdeblù è cresciuto tantissimo all’ombra dei senatori. Classe 2003, si è tolto lo sfizio di mettere al tappeto il Vicenza con un gol dal valore psicologico immenso e sotto la guida di Vecchi non potrà che fare ulteriori passi in avanti.

Loris Bacchetti - 8

Poche occasioni per mettersi in mostra nel girone d’andata, un avvio del ritorno ad altissimi livelli. La prova di sostanza nel 3-4-3 di Lecco forzato a causa delle troppe assenze, la consapevolezza di essere fondamentale anche giocando dieci minuti a partita.

Andrea Palazzi - 7

Ha faticato, e non poco, a trovare spazio. Gli va riconosciuta la caparbietà necessaria per resistere alle avversità sino a prendersi la scena nelle ultime gare. A modo suo, con stile e senza apparente fatica, con ordine, geometrie e lampi di classe.

Davide Balestrero - 9

Non ha segnato tanto come nella prima stagione in verdeblù, ma ha dato alla squadra quantità in tutte le fasi con un crescendo sotto il profilo della qualità. Portando in campo anche la leggerezza di un giocatore che arriva in serie B dopo essere partito dai dilettanti.

Karlo Butic - 8

Siamo realisti, con un voto che è il mix di tante sensazioni. Ha forza e mezzi tecnici di alto livello, non sempre li ha saputi evidenziare a dovere. Forse deve crescere sotto il profilo mentale. Ma le ultime due gare, condite dal gol promozione, sono state da dieci.

Davide Di Molfetta - 8

L’ex gioiello della Primavera del Milan è diventato grande con un tecnico che ha fatto diventare matto da avversario. Non è tra i protagonisti assoluti della stagione verdeblù solo perché maltrattato da infortuni che lo hanno tolto dai giochi per metà campionato.

Filippo Maria Pittarello - 8

Simbolo di un calcio operaio, si sarebbe detto una volta. Oppure di un calcio nel quale i difensori devono saper attaccare e le punte saper difendere. Segna il primo gol stagionale dei salodiani e fallisce un solo rigore su cinque. Simbolo di chi non molla mai.

Elia Legati - 10

Il capitano che tutti vorrebbero chiude una lunga carriera con il successo meno prevedibile ed anche per questo più bello. «Voglio entrare nella storia del club», aveva detto nel 2018 al suo arrivo a Salò. Promessa mantenuta. Ora c’è una scrivania verdeblù che lo aspetta.

Ciro Panìco - 7

Un salto, da Cosenza a Salò, forse non digerito immediatamente. Chiuso anche dall’obbligo societario di giocare con tanti giovani, nel finale si è però preso grande spazio e nelle ultime due giornate ha fatto vedere di avere mezzi fisici e tecnici di profilo importante.

Matteo Di Gennaro - 9

Veni. Vidi. E poi dieci presenze consecutive da titolare nelle dieci gare dello scatto verdeblù verso la serie B. I numeri nel calcio sono strani, ma questa non è una coincidenza: concentrazione e serenità sono le doti che lo hanno fatto diventare un leader.

Simone Icardi - 8

Due gol pesantissimi in avvio di stagione per l’ex Cittadella, frenato come tanti altri da un lungo stop per infortunio. Ma quando Vecchi lo ha gettato nella mischia, per pochi minuti oppure per i 101 della gara d’andata a Vicenza, ha sempre risposto presente.

Simone Guerra - 9

Gol, assist, giocate difensive. Nella stagione in cui non è (ancora, gli manca un gol) arrivato in doppia cifra è diventato uomo ovunque, snaturando alcune sue caratteristiche, ma risultando più importante per il gruppo ed entrando così nella storia.

Alessandro Pilati - 9

Appena dietro a Pizzignacco per continuità di rendimento, anche lui una grande sorpresa del mercato verdeblù. Può ancora crescere, ma ha potenzialità elevate: a Salò ha fatto vedere grandi cose ed una mentalità eccezionale condita da piedi buoni ed un fisico non indifferente.

Marco Sau - 7

Il suo arrivo a mercato chiuso è stata una scintilla per tutto il gruppo. Più importante nello spogliatoio che in campo, ha lavorato in silenzio per ritrovare confidenza con la partita e senza dire «io sono» ha fatto la sua parte ed alla fine ha festeggiato con una squadra nella quale si è integrato.

Federico Carraro - 10

La FeralpiSalò molto ha scommesso su di lui, poi lui ha fatto altrettanto rifiutando piazze più blasonate e pure ingaggi più lauti. Hanno entrambi avuto ragione: anche nella stagione in cui gli infortuni lo hanno tormentato, il codino del centrocampista padovano ha brillato anche senza essere divino.

Davide Voltan - 7

Una minestra riscaldata? No, Voltan è cresciuto rispetto alla sua prima esperienza a Salò, ma non ha perso le qualità morali di alllora. È però più uomo e più calciatore e, pur avendo faticato ad entrare nel gruppo a stagione in corso, è stato decisivo senza strafare.

Mattia Zennaro - 9

Un altro giovane dal sicuro avvenire e con ampi margini di crescita. In mezzo al campo sa fare tutto, regista, mediano (che non tira mai indietro il piede) ed anche trequartista. Con stile, sempre a testa alta, con grande senso tattico e con un fiuto del gol non banale, ma che può migliorare.

Luca Siligardi - 10

Lo splendido avvio di stagione in Coppa Italia (tre gol in due gare) avrebbe dovuto essere un indizio. Avvezzo alle categorie superiori, nel momento decisivo ha cambiato passo: gol ed occhio della tigre per guidare la squadra verso la B. E poi il pianto liberatorio per godersi la festa da protagonista.

Denis Hergheligiu - 7

Dallo scudetto Berretti alla promozione in serie B, una vita in verdeblù senza mai perdere la sua grande umanità e crescendo ogni anno. Se non festeggia da grande protagonista è solo perché fa parte della lunga schiera degli infortunati. Anche nell’ultima gara era in tribuna...

Alessandro Pietrelli - 7

Unico giocatore sinora mai titolare, ma non per questo meno importante. Dal gol malamente fallito ad Arzignano a quello costruito contro il Vicenza (e siglato da Musatti) molta acqua è passata sotto i ponti ed il classe 2003 ne ha approfittato per crescere ascoltando i consigli di Vecchi.

Emmanuele Salines - 8

Tanta voglia di fare, di essere determinante, pur senza avere qualità tecniche eccelse, peraltro ampiamente migliorate in questo biennio salodiano. Spesso però fondamentale per la capacità di leggere le situazioni e di prendersi qualche rischio, calcolato, in fase di impostazione.

Icona Newsletter

@Sport

Calcio, basket, pallavolo, rugby, pallanuoto e tanto altro... Storie di sport, di sfide, di tifo. Biancoblù e non solo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato