Calcio

Lancini portabandiera degli «eroi di giornata»

Il premio come calciatore del mese di febbraio in serie B a Coda riporta alla memoria protagonisti anche di casa nostra
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Annunciato con una certa enfasi dalla Lega di serie B come «altro importante step per il campionato», sabato scorso a pochi minuti dal via di Lecce-Brescia è stato assegnato per la prima volta il premio al miglior giocatore del mese. Il più bravo a febbraio, per una giuria composta da giornalisti e personaggi del web, è stato Massimo Coda, attaccante dei giallorossi di Baroni, che tra l’altro ha accolto con grande piacere il riconoscimento, anche se poi non gli ha portato molta fortuna, vista la paratona di Joronen su una sua conclusione.

Le celebrazioni

Né di questo trofeo l’attaccante parlerà certo ai nipotini ed è escluso venga inserito nel suo palmares, arricchito da una promozione in A col Benevento di Inzaghi e persino da una coppa di Slovenia vinta nella sua parentesi del 2013-14 al Gorica. In un calcio come quello di oggi in cui conta solo il risultato finale e che dimentica in fretta quanto avvenuto solo pochi minuti prima (vedi Cistana messo sotto accusa da molti tifosi dopo il derby di Cremona per una distrazione nel finale dopo aver segnato un gol nel primo tempo…) è comunque curiosa la riscoperta dei premi intermedi, dei quali si era persa la memoria. Quando le partite erano ancora in contemporanea, andava molto di moda celebrare il primo gol realizzato nel campionato di A. C’era chi regalava cento bottiglie di Chianti, la mostra mercato dei Maroni del Monfenera istituì un premio in castagne e – con molta ironia – c’è chi si inventò il trofeo di consolazione «Beviamoci su» con 90 litri di vini delle langhe per il portiere che quel gol lo aveva subito. Una volta si dava molta importanza anche al pur platonico titolo d’inverno, un po’ meno al trofeo Berlusconi, quando la squadra che lo vinceva si accorse che poi portava sfortuna in campionato.

Gli altri sport 

Negli altri sport, l’usanza resiste come nella Nba dove si gioca tutti i giorni e viene regolarmente segnalato il giocatore più produttivo della settimana. Nel ciclismo uno che si batteva persino per un traguardo di paese era Eddy Merckx, non a caso soprannominato il «Cannibale», capace di impegnarsi in una volata a metà corsa per la conquista di un prosciutto. Va anche detto che il campione belga poi divideva qualunque vincita con i compagni di squadra. Fermare il tempo, godersi il momento, assaporare una piccola gioia: forse dovremmo ritrovare un po’ tutti il gusto di apprezzare anche i traguardi di giornata. Perché se nell’albo d’oro resta solo chi vince, dalla memoria dei tifosi non verranno mai cancellati protagonisti che sono stati determinanti anche in una sola partita, o addirittura, in un solo secondo.

Il salvataggio di Lancini 

A noi viene in mente il salvataggio di Nicola Lancini all’89’ della sfida salvezza del Brescia contro il Trapani all’ultima giornata del campionato di serie B 2016-17, col risultato sul 2-1 per la formazione biancazzurra. Fosse entrato quel pallone, le rondinelle sarebbero state costrette a giocare i play out proprio contro il club siciliano, oggi sparito dai radar. Solo due anni dopo, invece, il Brescia salì in serie A grazie alla fantastica cavalcata guidata da Eugenio Corini. Il difensore originario di Chiari raggranellò solo poche presenze, prima di giocare in una decina di squadre e ora è al Sangiuliano City, in serie D. Eppure (giustamente) c’è ancora  chi non lo ha dimenticato. Se, oltre al premio del mese, esistesse quello dell’ultimo minuto, andrebbe assegnato a vita proprio a Nicola Lancini.

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