La FeralpiSalò cerca a Cosenza prova e risultato da ripartenza

È una FeralpiSalò rabberciata quella che nel tardo pomeriggio di ieri si è imbarcata su un volo di linea dall’aeroporto intitolato a Caravaggio con direzione Lamezia Terme e che oggi (inizio ore 14) al San Vito Marulla di Cosenza cercherà la pennellata giusta, prima dopo tanto tempo, su una tela da rendere pregevole a fine stagione.
Fare però la conta dei presenti in casa verdeblù è quasi più agevole che stilare la lista degli assenti, fra i quali c’è purtroppo anche il difensore centrale Alessandro Pilati, il quale rimarrà lontano dai campi per almeno un paio di settimane a causa di un problema muscolare, l’ennesimo accusato in questo avvio di stagione dai giocatori gardesani.
Ed è un infortunio che condiziona non poco le scelte del tecnico Zaffaroni, il quale sa di non poter contare sulla pattuglia dei difensori centrali al completo (anzi, a dire il vero ne mancano due su quattro, con Pilati anche Camporese, uno dei numerosi ex silani), sa di avere alcuni giocatori non al meglio come Ferrarini, Letizia e Martella, tutti reduci da infortuni di varia natura e tornati solo da poco in gruppo, ed è pure cosciente del fatto che a Cosenza dovrà vedersela con un undici quadrato e pericoloso soprattutto dalla cintola in su.
Un problema non da poco per quella che è la peggior difesa del campionato, sinora perforata alla media di due gol a partita, che sale di pochi decimali contando solo le gare esterne, e che mai ha chiuso una partita inviolata.
In campo
Il modulo da adottare oggi contro il Cosenza diventa quindi un mix tra le idee del nuovo tecnico gardesano e la lista dei convocati che il team manager ha stilato dovendo tenere conto anche del parere dello staff medico guidato dalla dottoressa Elisa Inselvini. Quindi, soprattutto in difesa, spazio a chi ce la fa, a chi è in grado di garantire una partita con il coltello tra i denti e la massima attenzione, a chi pensa che l’obiettivo salvezza non sia una chimera dopo solo undici gare di campionato, quando ne restano ben 27 e le possibilità di risalire la china - anche se servono risultati da zona play off - sono ancora intatte.
Alla base, però, ci sono le caratteristiche tecniche dei singoli e queste fanno propendere per una retroguardia a quattro, dato che nessuno tra coloro che stanno bene (e Letizia, secondo quanto detto da Zaffaroni, non è tra questi) ha esperienza ed abilità per completare un pacchetto a tre con Ceppitelli e Bacchetti. Più facile, quindi, immaginarsi a destra Bergonzi ed a sinistra uno fra Martella e Tonetto, con l’aiuto di chi fra Carraro e Fiordilino sarà titolare in cabina di regia.
E per il resto? La sensazione è che potremmo rivedere la FeralpiSalò così come, almeno in parte, l’aveva ipotizzata Vecchi, con Felici e Parigini esterni (ma c’è un Compagnon che scalpita), con Kourfalidis e Balestrero mediani e con uno tra La Mantia e Butic in avanti.
Sono ambedue ex cosentini, più rimpianto il primo del secondo, entrambi però vorrebbero trovare il gol dell’ex. Quello che per il croato, sin qui in campo poco ed anche non proprio fortunato, sarebbe anche il primo di questa stagione.
Tutti i verdeblù, però, sognano un pomeriggio da leoni. Per le ambizioni individuali e per quelle della squadra, che a breve dovrebbe ritrovare non solo Camporese, ma pure Da Cruz.
Grinta
Alla partita odierna, però, la FeralpiSalò si presenta come fanalino di coda del torneo dai numeri (negativi) impressionanti e sul campo di una squadra in crescita non basteranno allora le qualità tecniche dei singoli, ma pure quelle morali e caratteriali, messe un po’ da parte sabato scorso nel match contro la Reggiana.
E chissà, allora, che Zaffaroni invece che una bella pennellata non prediliga una solida mano di vernice, quella che potrebbe servire alla FeralpiSalò per cancellare il passato e dare nuova luce al suo campionato.
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