La B e Tonali: il mondo Brescia cambiato in 24 ore

Un assist dalla fortuna e una scommessa che avrebbe potuto non pagare mai dividendi e che invece ha dato frutti quando nessuno se lo aspettava. E tutto in 24 ore. Il lasso di tempo, brevissimo, nel quale il mondo del Brescia all’improvviso s’è capovolto. Come nessuno davvero avrebbe potuto immaginare. Nemmeno nell’ufficio di Massimo Cellino che ora torna ad avere grandi carte da giocarsi. Come intenderà farlo, è ancora tutto da scoprire. Intanto, è bene ricordarlo, per quanto riguarda la riammissione alla serie B siamo ancora sul piano del «virtuale» con una prima certezza che potrà arrivare solo alla fine del mese.
Quando la Co.vi.so.c. diramerà l’elenco delle squadre iscritte alla serie B che presentano tutti i requisiti per esserci. Allora verrà certificato che il Lecco - sul quale il club di via Solferino si dice già certo di aver vinto la corsa - ha completato la domanda d’iscrizione fuori tempo massimo. Va da sé che il club di Di Nunno è già pronto al ricorso puntando al merito sportivo (è stato vinto un campionato, non può non contare nulla) e al troppo poco tempo utile avuto per poter risolvere la questione logistica legata all’impossibilità di giocare al Rigamonti-Ceppi.
Peraltro il Lecco sostiene di aver chiesto una proroga dei tempi via pec già lunedì sera (24 ore prima la scadenza dei termini), ma di non aver ottenuto risposta. Il Lecco a rigore di norma è fuori e il Brescia deve prendere il suo posto Ciò non toglie che il Brescia appoggerebbe la riammissione del Lecco in soprannumero per una B a 21.
Situazione
Se i ricorsi del Lecco venissero accolti, difficile pensare che verrebbe lasciato fuori il Brescia (le norme in tema di perentorietà dei termini parlano chiaro) e la Figc si esporrebbe a una pericolosissima e onerosissima azione risarcitoria. Detto che rimane apertissimo anche il fronte Reggina, in via Solferino insomma si sentono in una botte di ferro per quanto la scaramanzia (ma va?) prevalga e che pertanto Cellino mantenga anche il piano sportivo congelato. Si sa solo che indicativamente la squadra potrebbe radunarsi intorno alla metà di luglio (ma il via libera ci sarà solo con la certezza della categoria) e che se si troverà una sede adatta last minute, ci potrebbe anche essere un ritiro fuori Brescia.
Ma niente di più. Totalmente ferma la questione panchina e allo stato attuale non è in atto nessun casting: allo stato attuale, l’opzione più probabile è la conferma di Gastaldello. Ma le intenzioni di Cellino, che al momento glissa su ogni questione tecnica - comprese le valutazioni sulla rosa- saranno più chiare solo in presenza di «certificati» di categoria. A breve sarà ufficiale anche la pioggia di milioni che arriverà dalla cessione di Tonali dal Milan al Newcastle: è difficile addentrarsi in calcoli certi, ma al Brescia come diritti di rivendita non arriveranno meno di 7-8 milioni. Inattesi. Un colpo a sorpresa che hanno trasformato quella che fu una cessione al Milan al ribasso e deludente, in un’ottima operazione tra prezzo, percentuali e bonus incassati da non meno di 25 milioni.
Peraltro le premesse erano quelle di un Tonali pronto a diventare bandiera del Milan che avrebbe potuto non cederlo mai nel fiore della sua carriera. Con tanti saluti al Brescia. Milioni, quelli dell’«eredità» di Sandro, che banalmente e fatta semplice, coprono la perdita di 6 milioni di euro dell’ultimo bilancio. Col club che a questo punto a livello gestionale si presenta come un gioiello raro nel panorama italiano. E che per questo potrebbe fare ancor più gol a quei fondi stranieri che hanno iniziato a mettere il naso nelle carte in mano all’advisor e che potrebbero muovere passi non appena la B sarà cosa certa.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
