Il primo gol in serie A di Colpani: «Venerdì sera emozione unica»

Un anno più giovane del Brescia, un paio di rifondazioni nell’ultimo ventennio e 40 partecipazioni al campionato cadetto, tanto da risultare la società con più presenze ai nastri di partenza della serie B senza mai aver raggiunto la serie A. Almeno, fino a due mesi fa, quando quella massima serie il Monza l’ha agguantata. Ma come in tutti i battesimi, c'è stata la prima volta nella prima volta. E quella primizia personale ha la firma di Andrea Colpani, bresciano doc, che nell’1-2 casalingo con l’Udinese, ha segnato il suo primo gol in A. Anzi, the «first», come lo stesso centrocampista di San Zeno ha scritto sul suo profilo Instagram con tanto di foto di esultanza per la sua prima grande gioia.
Una gioia che si contrappone certo alla delusione del risultato finale che ha sentenziato la terza sconfitta su tre match per i biancorossi dell’altro bresciano (seppur acquisito) Giovanni Stroppa, ma che resterà per sempre nel cuore e nella memoria di Andrea come quel sinistro a pelo d’erba che ha baciato il palo prima di insaccarsi. «Non è un ragazzo che esterna troppo le sue emozioni - dice papà Michele - ma sicuramente le avverte e nel dopo match era contentissimo anche per aver giocato titolare e chiaramente per il gol che è stato la ciliegina sulla torta, al di là della delusione per il risultato negativo. A chi ha telefonato per primo dopo la partita? Non a noi e nemmeno alla fidanzata visto che eravamo tutti e tre presenti, ma presumo a Tullio Tinti (il suo procuratore bresciano, ndr)».
Una serie A che sta chiedendo il prezzo dello scotto: «Andrea ci ha detto che, aspetto tecnico-tattico a parte, la fisicità è fondamentale: lui ci sta lavorando sodo e, anche se non diventerà mai un "fisicone", so che migliorerà, anche se la vera differenza la fa sempre la testa».
Ventritrè anni compiuti lo scorso maggio, Colpani è un prodotto dell’Atalanta (ma dal cuore biancoblù): un quarto posto da protagonista al Mondiale Under-20 in Polonia di tre anni fa oltre a tre presenze (e un gol) con l’Under 21 di Nicolato, è alla sua terza stagione con il Monza che aveva l’obbligo di riscatto in caso di promozione dopo il biennio precedente passato in prestito dai nerazzurri orobici. «Quella che indossa Andrea è una maglietta che pesa: il tempo lo aiuterà a sopportare meglio le pressioni. Intanto, si gode questa grande gioia».
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