Calcio

Il Brescia tra i nodi di mercato e il fronte Consiglio di stato

Scoglio economico per Còccaro e Babunski ma l’attenzione ora è sull’attivismo reggino
Massimo Cellino, presidente del Brescia Calcio - Foto New Reporter Papetti © www.giornaledibrescia.it
Massimo Cellino, presidente del Brescia Calcio - Foto New Reporter Papetti © www.giornaledibrescia.it
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Tentativi, prove, sondaggi, affondi. Ma ancora non va. Il fronte si è surriscaldato, ma non decolla. Scogli economici, scogli «burocratici». Si cercano gli attaccanti - l’urgenza tra le urgenze del Brescia - e sono stati anche individuati, ma non ci sono le condizioni per poter chiudere. Inoltre, nel frattempo, con l’approssimarsi della data del 29 agosto, giorno dell’udienza davanti al Consiglio di stato (alle 10), negli uffici del club di via Solferino sentono i rumori di fondo di una pressione politica che va crescendo per cercare di salvare la molto più che disperata situazione della Reggina.

Ieri anche la Regione Calabria si è schierata a supporto della causa amaranto annunciando che martedì si costituirà in giudizio. Come stride tutto questo di fronte alla solitudine istituzionale (da segnalare solo l’interrogazione parlamentare della quale si rese promotrice la deputata Bordonali) nella quale il Brescia in questa battaglia - che è a difesa di principi di giustizia oltre che della storia, del blasone e anche del biglietto da visita sportivo della città - naviga senza che nessuna voce si sia levata. Colpisce e non poco tanto silenzio. Quasi sia un tabù. Spiace molto. Siccome mancano 5 giorni alla data clou, ormai si può solo mettersi il cuore in pace: il mercato che sarà, sarà solo a serie B davvero acquisita. Con la speranza che poi, la certezza di avere a disposizione una finestra extra per le trattative, trovi effettiva conferma.

Le ipotesi di mercato

Ci sarebbe stata in realtà la volontà di chiudere due operazioni tra la Macedonia e l’Argentina: ma sia la strada per Dorian Babunski in forza al Debrecen che per Matias Còccaro sono molto in salita. Nei giorni scorsi Babunski e il suo agente sono stati a Brescia per un incontro dal quale però sono emerse criticità sulle cifre e le condizioni. Per Còccaro invece, uruguaiano che gioca nell’Huracan (serie A argentina), il tema è la richiesta del club: il prezzo del giocatore a segno pochi giorni fa con il Banfield e che ha anche altre richieste, sarebbe infatti salito a 4 milioni di euro a fronte del milione-milione e mezzo che Cellino aveva intenzione di mettere sul piatto.

L’offerta sarà ritoccata, ma non tanto da colmare il divario che attualmente si prospetta. A ora le sensazioni non sono positive. Per il resto, con Di Gennaro verso la Carrarese, prosegue il tentativo della FeralpiSalò per arrivare ad Adorni: ma il Brescia vuole soldi. In uscita ci sono anche Pace e Garofalo. 

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