Il Brescia in guardia: Pisa pronto a tornare su Castagnini

Vietato abbassare la guardia, vietato sentirsi tranquilli, vietato cullare il sogno e il desiderio di un’estate tranquilla, lineare e magari anche un po’ noiosa: a Brescia, proprio non si può. C’è il caso Borrelli - la soluzione ce l’ha in tasca Cellino, ancora impegnato a decidere sul da farsi - a tenere banco, ma può aprirsi anche un «caso Castagnini». Proprio così: perché sul direttore sportivo del Brescia si registra un fortissimo ritorno del Pisa. Tanto che nulla - non a caso ieri avevamo riferito di umori al ribasso e tensioni latenti - può essere dato per escluso. E a questo punto, al rientro di Massimo Cellino da un viaggio fuori Italia all’inizio della prossima settimana, il dossier del rinnovo del diesse - rimasto fin qui in sospeso - non può che diventare la priorità totale. Ancor prima della vicenda Borrelli che è fin troppo semplice: o mercoledì lo si riscatta, oppure no.
La situazione
Vale la pena un riepilogo della situazione. Nello stesso giorno in cui Cellino e Maran trovarono l’accordo non solo per proseguire insieme come da accordi già scritti, ma anche per allungare l’intesa, il presidente del Brescia e il direttore sportivo Renzo Castagnini trattarono fugacemente anche la questione del rinnovo dello stesso dirigente. Che al Brescia è già legato per un altro anno. Ma la questione è semplice: se si rafforza l’intesa con l’allenatore e il suo staff (pure gli uomini di Maran hanno prolungato) riconoscendo al gruppo la bontà del lavoro fatto, quasi per principio non può non avvenire la stessa cosa con il direttore sportivo che ha a sua volta avuto un ruolo decisivo nella stagione molto positiva che il Brescia si è lasciato alle spalle.
Riavvolgendo
Se n’è parlato, tanto che il primo interessamento del Pisa per Castagnini, era rimasto tale perché al club nerazzurro - col quale il Brescia è peraltro in ottimi rapporti - era arrivato il «messaggio» del rinnovo pronto per il dirigente toscano di Reggello. Ma i giorni sono passati e quel nero su bianco ancora non si è verificato. Mentre nel frattempo è insorto il caso Borrelli con tutto quel che la situazione si è portata dietro tra nervosismo generalizzato e stati d’animo diventati neri come la pece.
Il tutto mentre il Pisa è ancora senza direttore sportivo e nel frattempo in casa nerazzurra sono aperte più strade: se fin qui si batteva la strada del direttore sportivo giovane anche perché la parte sportiva è gestita in prima persona da Giovanni Corrado (il cui padre è ancora socio di minoranza del club), ora potrebbe delinearsi una strategia diversa. In base a quanto ci risulta, un contatto diretto tra le parti ancora non ci sarebbe stato (tanto che il nome di Castagnini mediaticamente non sta più figurando), ma - tramite emissari - il Pisa, impegnato in un rinnovamento, sarebbe pronto a lusingare Castagnini mettendo sul piatto un biennale. C’è un particolare da non trascurare: Pisa per il dirigente significherebbe anche avvicinarsi a casa. Ma certo non potrebbe essere una questione di mera logistica a fare eventualmente propendere il diesse per una soluzione diversa dal Brescia (sul quale - va detto - la sua concentrazione è sempre rimasta massima e anche la scorsa settimana c’è stato un gran via vai di addetti ai lavori in via Solferino). Semmai, anche in questo caso sarebbe appunto - come per Maran - questione di sentirsi una grande fiducia addosso non solo a parole, ma anche con i fatti. In questo fine settimana gli uffici della sede sono vuoti e come ogni week end fuori dalla stagione sportiva, il direttore sportivo è tornato a casa. Pronto a fare rientro in città tra lunedì sera e martedì mattina proprio quando Cellino è atteso al rientro.
Un faccia a faccia, per capirsi bene e mettere da parte i malumori di cui sopra, si rende ora necessario: non si può rischiare niente o la strada tornerebbe a essere in salita.
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