Calcio

Il Brescia ha dato le prime risposte ma allo stadio sarà ancora troppo solo

Col Venezia offerto un bel biglietto da visita in vista del campionato, ma sono solo 3.200 gli abbonati al Rigamonti
L'esultanza del Brescia dopo la vittoria col Venezia - © www.giornaledibrescia.it
L'esultanza del Brescia dopo la vittoria col Venezia - © www.giornaledibrescia.it
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Concreto e pragmatico, ma anche qualcosa in più. Certamente già mentalizzato. Sicuramente armato di autostima fino ai denti: è il Brescia, bellezza. Ha lasciato un profumo di buono la vittoria di Coppa Italia con il Venezia.

In una di quelle partite che se vanno male «va beh, tanto la Coppa non è un obiettivo» e che se invece vanno bene, come è andata «non esaltiamoci troppo, però queste vittorie fanno bene». L’importante, come sempre, è non perdere mai la capoccia. E non perdere testa e lucidità saranno i primi comandamenti da rispettare per pensare di affrontare il campionato di serie B come si deve. La strada sarà lunga e dura, lastricata di trappoloni disseminati ovunque.

Però, all’inizio di questa strada, il Brescia si presenta con le giuste credenziali, dopo aver porto un gran bel biglietto da visita. E quindi, vieni avanti Palermo con la squadra di Dionisi attesa già venerdì sera e che a sua volta si è molto ben comportata sul palcoscenico di Coppa, passando contro il Parma e denotando già una grande organizzazione di squadra nonostante il quartier generale rosanero sia stato un porto di mare di mercato. Sì, sarà un big match. E sì, il Brescia se la giocherà.

Con le sue armi a base di ripartenze che sanno anche essere micidiali, ma anche con la sua volontà di manovrare e darsi anche una connotazione di squadra che vuole provare a fare la partita che deve essere lo step decisivo per bucare meglio di quanto non sia stato fatto la scorsa stagione le ragnatele delle piccole. Ci penseremo.

Situazione

Intanto questo è il momento di restare umili, ma a testa alta. Aspettando che tutti salgano di livello e si pareggi la condizione di squadra, aspettando che Verreth prenda sempre più in mano una squadra che dà l’idea di poter guidare. Eccetera eccetera. Intanto, Borrelli si è ripresentato con gol e Olzer, mezzi fisici e qualità a parte, e persino doppietta a parte, dà l’idea di essere uno che non è stato con le mani in mano nemmeno nei momenti più difficili: semmai, ne ha approfittato per lavorare sulla convinzione. E la convinzione, è la cosa più bella e inconfutabile che il Brescia mette in mostra ed è una qualità che non necessita di tara rispetto alle prove che ha fin qui affrontato nel solito falsato contesto estivo.

Insomma: dove potrà arrivare questa squadra, lo scopriremo. Ma nel bouquet delle certezze ne spicca una: il Brescia non merita di rimanere ancora troppo solo a lungo dentro lo stadio di casa.

Domenica ci siamo sorpresi degli oltre 4.000 che hanno scelto la sauna a cielo aperto di Mompiano. Ma ci dimentichiamo sempre che il Brescia è l’espressione di un territorio, con la provincia, da un milione di abitanti. Una montagna che ha partorito il solito topolino di appena 3.200 abbonati (dato aggregato delle tessere sottoscritte dai singoli e dagli sponsor). Per ora, poco meno della passata stagione.

C’è ancora tempo per abbonarsi e per invitare a farlo, il Brescia ieri ha diramato la tabella dei prezzi per la gara contro il Palermo. Sono prezzi al rialzo che partono dai 22 euro in curva e arrivano ai 75 della tribuna Vip. In accompagnamento alla tabella, il Brescia ha indicato il risparmio stagionale che si otterrebbe abbonandosi: di fatto, la tessera si ripaga in sole 9-10 partite su 19.

Nulla togliere - lo sottolineiamo perché è giusto - ai soliti noti sempre presente. Ma adesso tocca anche agli... ignoti. Tocca anche alla città: la solitudine è una brutta bestia e Maran e i suoi non la meritano.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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