Calcio

Il 2021 del Brescia: girandole in panca, incubi e rimonte da urlo

Dalla paura di retrocedere alla corsa play off fino al rilancio estivo: 69 punti e nessuno ha fatto meglio
Insieme verso il 2022: un’esultanza dopo un successo in trasferta - © www.giornaledibrescia.it
Insieme verso il 2022: un’esultanza dopo un successo in trasferta - © www.giornaledibrescia.it
AA

Un anno di Brescia. Un anno di numeri, statistiche, percentuali, ma anche di rincorse, di sogni, di disillusioni, di ripartenze, di nuova linfa e nuovi sogni. Trecentosessantacinque giorni, sull’altalena e a cavallo di due stagioni, colorati di bianco e di blu che riviviamo agli sgoccioli di questo 2021.

Un anno solare che per il Brescia era cominciato nel peggiore dei modi: il 4 gennaio, il Vicenza sbanca il Rigamonti con un secco 3-0 seppur tra mille polemiche per un arbitraggio pessimo con tre rigori netti negati alle rondinelle ed un gol di Torregrossa annullato (il Var in B non era ancora presente) per un fuorigioco inesistente. E dire che, l'anno precedente, era terminato nei migliore dei modi con una bella e confortante vittoria per 3-2 a Ferrara. Ma era stato il canto del cigno del Brescia guidato da Davide Dionigi che dopo quel ribaltone casalingo con i biancorossi veneti ne perderà altre tre di fila: l'ultima, dopo quelle di Pisa e col Monza a Mompiano, è il 2-1 ad Ascoli che costa la panchina al tecnico che, a sua volta, aveva sostituito Diego Lopez dopo la sconfitta di Reggio Calabria del 5 dicembre 2020.

Il film

Arriva, non senza un «oooh» di sorpresa, lo sconosciuto Josep Clotet Ruiz, Pep Clotet per gli addetti ai lavori: il tecnico catalano, già conosciuto dal presidente Cellino nella sua esperienza anglosassone al Leeds, si accomoda in tribuna il giorno di Brescia-Cittadella, esattamente il 6 febbraio e assiste al fianco di Cellino al 3-3 tra la sua nuova squadra e i padovani. In panchina, Daniele Gastaldello che già aveva sostituito Lopez nel recupero infrasettimanale allo Zini di Cremona dell’8 dicembre, cioè tra l’esonero dell’allenatore uruguaiano e l’insediamento di Dionigi, quel giorno in arrivo a Brescia in tarda serata. Clotet è di fatto il quarto tecnico stagionale dato che la stagione, durata solo due giornate, era stata aperta da Gigi Delneri.

Nell’ambiente bresciano sono in pochissimi (eufemismo) a scommettere sullo spagnolo e sul riscatto di una squadra che pare confusa da tutti quei cambiamenti tattici e con l’autostima sotto i tacchetti. Ma così non sarà. Perché il successivo 2-2 riacciuffato in pieno recupero da Ayé - e il francese stabilirà, partendo dalla doppietta nella gara precedente, da lì in poi il record storico per il Brescia di gol consecutivi con 8 segnature in 7 match di fila - al «Via del Mare» con l’antagonista Lecce darà il là ad una rincorsa clamorosa delle rondinelle lungo un percorso fatto di dieci vittorie e quattro pari nelle ultime diciassette giornate che porterà Bisoli e compagni ad acciuffare addirittura il penultimo vagone del treno playoff andando a sconfiggere a domicilio il Monza negli ultimi 90 minuti di regular season. Il tutto, tra l’esplosione di un ritrovato entusiasmo nella tifoseria che si placherà poi purtroppo al Tombolato di Cittadella, quando la sconfitta nella gara secca del primo turno degli spareggi promozione per 1-0 eliminerà il Brescia dalla corsa alla promozione.

Icona Newsletter

@Sport

Calcio, basket, pallavolo, rugby, pallanuoto e tanto altro... Storie di sport, di sfide, di tifo. Biancoblù e non solo.

I sogni rinvigoriti

Un addio a, fino a poche settimane prima insperati, sogni di gloria che segnerà anche l’addio dell’esperto direttore sportivo Giorgio Perinetti (già però da alcune settimane in rotta con la società) e poi allo stesso Clotet per un’altra estate calda sotto il San Giuseppe. Estate che diventa rovente, sotto l’aspetto però delle aspettative, quando viene annunciato Pippo Inzaghi come nuovo allenatore. Il tecnico piacentino sale a Darfo per la preparazione estiva con una squadra work in progress: Donnarumma e Martella vanno alla Ternana e, visto che ad inizio anno avevano salutato altri due ‘senatori’ come Torregrossa e Sabelli, urgono rinforzi. Che, seppur allungando l’attesa di Inzaghi, arrivano: tra gli altri, spicca l’inossidabile Rodrigo Palacio. Nuovo diesse è Roberto Gemmi, ex Pisa, che però abbandona la nave ancora durante le tre settimane in Valcamonica: viene promosso in Prima squadra Cristian Botturi, responsabile delle giovanili e si riparte.

Donnarumma ha lasciato il Brescia in estate - © www.giornaledibrescia.it
Donnarumma ha lasciato il Brescia in estate - © www.giornaledibrescia.it

Il convincente 2-0 al Liberati infonde fiducia nel futuro che si fa roseo con altre due vittorie di fila proiettando il Brescia a punteggio pieno dopo le prime tre giornate. Il resto, è storia quasi recente: il Brescia staziona nei primi tre posti in maniera costante tra alti (soprattutto in trasferta dove è uno schiacciasassi con 7 vittorie e un pari in nove viaggi) e qualche basso (in casa, dove fatica spesso) con un attacco che, nel complesso dell'anno, spara a mitraglia con ben 65 gol all'attivo e con una difesa che ne incassa 48, non pochissimi, ma trova un equilibrio dirigenziale con il ritorno di Francesco Marroccu (nuovo direttore dell’area tecnica) e dello storico team manager Edoardo Piovani. E con il rinvio causa situazione Covid dei due match con Reggina e Ternana, si aspetta il 2022. Con grande speranza. Data da quei 69 punti totali - miglior rendimento del 2021 di tutta la serie B - di un anno di Brescia che se ne va.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato