Calcio

Forza Brescia: con lo Spezia un incrocio per scacciare i guai

Alle 20.30 arrivano a Mompiano i liguri imbattuti: intanto Cellino a Torbole ha dato forza sia a Maran sia alla squadra
Rolando Maran - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
Rolando Maran - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
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A raccolta. Perché c’è bisogno di tutto e di tutti. Gioca il Brescia, ma soprattutto, per riuscire a darsi una mano e tenersi lontano dai guai, al Brescia serve una mano: è il momento di esprimere il voto di fiducia, convinto, alla squadra e a Rolando Maran mettendo via le fresche immagini delle rondinelle vuote di Cesena e di quelle che hanno subito una grossa lezione dal Sassuolo. E di quelle, più in generale, delle ultime tre uscite e mezzo.

La partita con lo Spezia

C’è un appello a cui rispondere in occasione della partita con lo Spezia (ore 20.30, Mompiano): nei piani e nei sogni sarebbe dovuto e potuto essere un big match da vertici e invece diventa per il Brescia il bivio da non sbagliare.

Non è un nono posto e la scivolata fuori dai play off dopo tempo immemore, dall’arrivo di Maran, a spaventare dopo 10 partite e una classifica cortissima. Casomai fa paura l’idea di essere risucchiati in un vortice di negatività dal quale poi potrebbe essere difficile uscire con tutto ciò che ne conseguirebbe. Tutti sono consci della difficoltà del momento, tutti – nel quartier generale – sono preoccupati. Ma, allo stesso modo, tutti vogliono evitare il peggio e – la notizia è ancora una volta questa – tutti vogliono cercare di farlo insieme.

Operazione sostegno

Quindi, la sola alternativa a Rolando Maran alla quale – per ora – Massimo Cellino pensa è Rolando Maran. A lui il presidente, prima per l’interposta persona di Renzo Castagnini e poi ieri personalmente, ha manifestato agli occhi della squadra aperto sostegno. Cellino, si è recato in visita a Torbole in occasione della rifinitura mandando così un segnale molto deciso. D’altronde, non è pensabile e sarebbe fuori dalla logica, levare alla squadra quella guida tecnica nella quale il gruppo ha trovato un riferimento sicuro. E d’altronde, il meglio che questa squadra ha saputo dimostrare, è stato estratto dal tecnico trentino.

Il bisogno di dimostrare sostegno all’allenatore, con implicito richiamo alle responsabilità della squadra, ma anche ovviamente dello stesso Maran. significano appunto che il momento è e resta delicato e che ora serve che tutti, l’allenatore e i giocatori, ritrovino smalto e brillantezza attualmente appannati a prescindere da una situazione che continua a essere di emergenza (ma recupera Cistana e Borrelli è schierabile dall’inizio) e che non si può ignorare che tale sia (può darsi che nelle proprie valutazioni lo stesso Cellino sia diventato più realista circa la necessità di ricondurre in un solco più consono le aspettative) e non si può negare che incida.

Una risposta come a Bolzano

Serve, prima di tutto, tornare ad aprire il rubinetto del sangue nelle vene e tornare a essere più da battaglia. Circostanze e momenti diversi, ma la falsariga da seguire dovrebbe essere quella della risposta che arrivò a Bolzano dopo il Cittadella e la Reggiana: allora vedemmo un Maran e una squadra capaci di afferrare il toro per le corna e prendere decisioni non semplici. Tempi duri, fanno uomini duri. Ed è inoltre chiaro che se la fiducia è il primo passo, questa va poi ripagata. Cellino si attende qualcosa di diverso sia da allenatore e giocatori ed è ovvio che da qui i giudici diventeranno i risultati.

Questa sera, contro un’avversaria credibilissima per la serie A, unica imbattuta, che segna come nessuno su calci da fermo e che anzi segna solo così (14 su 15 gol sono arrivati in questa maniera), le prime richieste sono di attenzione al massimo. E cuore. Forza Brescia.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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