Calcio

Finisce un campionato «onesto», che bellezza

Ognuno ha dato sempre tutto e sarà così anche oggi: In Italia fa notizia
Sandro Tonali con il tecnico Pioli -  Ansa © www.giornaledibrescia.it
Sandro Tonali con il tecnico Pioli - Ansa © www.giornaledibrescia.it
AA

Raramente gli arrivi in volata di campionati importanti come Premier League e serie A sono apparsi così ricchi di pathos. Ognuno faccia le scaramanzie che ritiene opportune ma pensare che Manchester City e Milan si facciano sfuggire il titolo proprio sotto lo striscione d’arrivo appartiene a quelle casualità che in passato si sono verificate, ma che non sono sinceramente pronosticabili.

Non è stato un bel campionato, la corsa scudetto è stata lenta al punto di consentire anche a chi era molto staccato, la Juventus, di prendere la scia dei fuggitivi. Poi il riaggancio non c’è stato ma il passo di chi ha lottato per arrivare davanti a tutti è stato davvero stentato. Qualcuno dirà che ci lamentiamo sempre, che se una squadra prende e se ne va non ci va bene perché manca la lotta. Un po’ è vero, tendiamo a considerare sempre più spelacchiato il nostro prato.

Eppure sia da noi che in Inghilterra le prime due potrebbero finire a pari punti in testa. Anche la corsa salvezza è stata di un livello troppo basso per essere realmente interessante per chi non fosse tifoso delle squadre impantanate sul basso. Anche qui stupirebbe moltissimo se a questo punto la Salernitana non ce la facesse. E qui si inserisce qualcosa che invece mi sento di dire con soddisfazione.

A mia memoria questo è stato il campionato più «onesto» degli ultimi anni. Perché scomodare un aggettivo impegnativo come onesto? Per un motivo molto semplice. Nessuna squadra ha mollato gli ormeggi una volta raggiunto l’obiettivo della stagione. Se in altri campionati questa cosa è considerata normale al punto che nemmeno se ne parla più, da noi se ne parla proprio perché è qualcosa di inconsueto.

Fateci caso: quante volte in passato una partita come Sampdoria-Fiorentina della scorsa settimana sarebbe finita allo stesso modo? Proprio dodici mesi fa il Napoli perse il quarto posto a causa di un pareggio casalingo contro il Verona. E tutti se ne stupirono perché nei due mesi precedenti la squadra veneta aveva sempre perso e tutti ritenevamo normale che facesse lo stesso anche con il Napoli.

Non accadde e rappresentò un cigno bianco in un archivio di cigni neri con squadre sdraiate davanti ad avversari più motivati e partite ridicole con non poco imbarazzo sia di chi stava in campo come da parte di chi doveva commentarle. Non è un caso che tra gli argomenti che tengono banco nel sottobosco che non finisce su giornali e tv, è quante telefonate abbia ricevuto l’amministratore delegato del Sassuolo, Carnevali, con il prefisso di Milano. A parer mio, nessuna. Il Sassuolo, così come l’Udinese a Salerno, giocheranno liberi di testa. Ma a vincere saranno Milan e Salernitana. Buona estate a tutti.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato