Calcio

Finisce senza reti la sfida tra Brescia e Venezia: rondinelle ancora imbattute

Terzo clean sheet su tre per le rondinelle, che salgono a quota sette punti in classifica
  • Le immagini di Brescia-Venezia
    Le immagini di Brescia-Venezia
  • Le immagini di Brescia-Venezia
    Le immagini di Brescia-Venezia
  • Le immagini di Brescia-Venezia
    Le immagini di Brescia-Venezia
  • Le immagini di Brescia-Venezia
    Le immagini di Brescia-Venezia
  • Le immagini di Brescia-Venezia
    Le immagini di Brescia-Venezia
  • Le immagini di Brescia-Venezia
    Le immagini di Brescia-Venezia
  • Le immagini di Brescia-Venezia
    Le immagini di Brescia-Venezia
  • Le immagini di Brescia-Venezia
    Le immagini di Brescia-Venezia
  • Le immagini di Brescia-Venezia
    Le immagini di Brescia-Venezia
  • Le immagini di Brescia-Venezia
    Le immagini di Brescia-Venezia
  • Le immagini di Brescia-Venezia
    Le immagini di Brescia-Venezia
  • Le immagini di Brescia-Venezia
    Le immagini di Brescia-Venezia
  • Le immagini di Brescia-Venezia
    Le immagini di Brescia-Venezia
  • Le immagini di Brescia-Venezia
    Le immagini di Brescia-Venezia
  • Le immagini di Brescia-Venezia
    Le immagini di Brescia-Venezia
  • Le immagini di Brescia-Venezia
    Le immagini di Brescia-Venezia
  • Le immagini di Brescia-Venezia
    Le immagini di Brescia-Venezia
  • Le immagini di Brescia-Venezia
    Le immagini di Brescia-Venezia
AA

Il Brescia resta imbattuto in serie B: termina 0-0 la sfida del Rigamonti contro il Venezia. Terzo clean sheet su tre per le rondinelle, che salgono a quota sette punti in classifica grazie a una prestazione solida e convincente, contro una delle formazioni più in forma di questo avvio di campionato.

Gastaldello ripropone dieci undicesimi dello schieramento anti-Lecco: l’unica variazione, annunciata, è il rientro di capitan Bisoli in cabina di comando al posto di Riccardo Fogliata. In attacco duettano Borrelli e Bianchi, con Bjarnason a supporto e Dickmann e Fares sulle corsie. Nella linea a tre davanti a Lezzerini c’è di nuovo spazio per Papetti, Cistana e Mangraviti. Nel primo tempo l’impressione è che nessuna delle due squadre voglia sbottonarsi: lo si evince dal conteggio delle occasioni, rade e frutto perlopiù di iniziative personali. Come quella di Cheryshev, che alla mezz’ora s’inventa un mancino a giro che fa correre un brivido sulla schiena di tutti i giocatori bresciani: la palla finisce alta, ma davvero di poco.

Non è un Brescia scrosciante nella produzione offensiva, ma diligente e applicato in fase di non possesso. L’unica vera chance prima dell’intervallo è frutto di un’iniziativa di Bianchi, che dopo un controllo orientato con il petto in area calcia di controbalzo, senza inquadrare lo specchio. Lo 0-0 dei primi 45’ è la naturale conseguenza dello sviluppo della frazione: vince l’equilibrio.

Equilibrio che si fa più labile dopo l’intervallo. L’approccio bresciano è più convincente, e l’onda biancazzurra monta lentamente, ma con costanza. Al 55’ sfiora il vantaggio Dickmann, che su un’imbeccata generosa di Bianchi – bravo nella circostanza a tenere vivo un pallone un po’ pigro di Bjarnason – libera un destro ribattuto in tuffo da Joronen. Di lì a poco ci prova pure Fares, che cerca una deviazione volante e ambiziosa su un cross di Dickmann, trovando la risposta sicura del portiere finlandese.

Il pari finale è il risultato che meglio rispecchia l’andamento del match, ma al Brescia – a corto d’ossigeno nel quarto d’ora finale, ma mai realmente sollecitato nella ripresa – rimane un po’ di rammarico per non essere riuscito a capitalizzare le occasioni imbastite nel secondo tempo: ultima in ordine cronologico, a ridosso del fischio finale, un destro energico e alto di un soffio del solito Dickmann.

Le dichiarazioni

«La mia soddisfazione è legata alla prestazione, più che al risultato». Dopo il pareggio a reti bianche con il Venezia, Daniele Gastaldello analizza in conferenza la prova del suo Brescia: «Per lunghi tratti siamo riusciti ad affrontare alla pari una squadra molto forte. Soffrendo quando serviva, ma creando più di loro. Ecco perché un pizzico di rammarico c’è». Il tecnico ha poi tessuto le lodi di Bianchi, tra i più brillanti del match del Rigamonti: «Io, il mio staff e la società abbiamo fatto un grande lavoro con lui: ha capito l’importanza del lavoro quotidiano, sta andando oltre la fatica e i risultati si vedono».

Una tesi condivisa dallo stesso Bianchi: «È vero, per un giocatore la cultura del lavoro è fondamentale – ha convenuto -. Devo ringraziare molto il mister per questo, e anche il rinnovo mi ha aiutato molto mentalmente». L’ex Genoa punta a voltare definitivamente pagina dopo la dolorosa retrocessione di giugno: «L’ho vissuta male, perché non la meritavamo. E a livello personale la doppia cifra è un obiettivo che mi sono posto: spero di raggiungerlo».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia