FeralpiSalò oggi a Terni: sfida che vale un pezzo di speranza
Sfida da ultima spiaggia? In casa della FeralpiSalò non piace questa etichetta. Meglio definirla «molto delicata» la gara che oggi alle 14 vede la squadra di Zaffaroni impegnata sul campo della Ternana nella sedicesima e quart’ultima giornata del girone d’andata di serie B.
Giro di boa a 360 minuti, distacco ampio dalla zona play out (6 punti), ancor maggiore quello dalla salvezza diretta (9), bilancio che parla ancora di una sola vittoria e cinque risultati utili (il 33%) nelle quindici partite sin qui disputate, eppure è invidiabile il clima che si respira in casa della FeralpiSalò, con la squadra pienamente consapevole della situazione difficile (eufemismo), ma concentrata in maniera ottimale sull’avversario odierno.
Tante assenze
È un match che i gardesani affronteranno dovendo ancora una volta far di conto con chi c’è e chi invece è rimasto a casa. Obbligato dal Giudice sportivo (è il caso di Fiordilino, che è giunto alla quinta ammonizione, e di Letizia, per il quale solo lunedì o martedì si saprà l’esito del ricorso contro lo stop per tre turni in seguito all’espulsione di Como; il tutto in attesa di capire gli sviluppi dell’inchiesta di Benevento sulle scommesse), o dagli infortuni, come Voltan, Camporese, Pilati, Carraro e Ferrarini.
Insomma, c’è un sette (non bello) di giocatori indisponibili, per cui prima di avventurarsi in schemi particolari, opzioni avventurose nel tentativo di sorprendere gli avversari, il tecnico dei gardesani Zaffaroni va con il manuale del 3-5-2 e nel reparto arretrato non può che schierare (incrociando le dita perché Bacchetti è sì convocato, ma va in panchina dopo un mese di assenza dai campi per infortunio) gli unici tre giocatori a disposizione: Bergonzi esterno destro, Ceppitelli in mezzo, Martella a sinistra.
Qualche opzione in più Zaffaroni l’ha negli altri settori del campo. In mezzo, detto che sarà Zennaro a guidare la manovra, in tre si giocano le due maglie da titolare come interno: il greco Kourfalidis, Balestrero e Di Molfetta. La sensazione è che dopo l’esperimento contro il Cittadella (fallito) di mettere nell’undici titolare il più tecnico Di Molfetta, oggi sarà proprio il giocatore milanese ad accomodarsi inizialmente in panchina.
Tre candidati in due ruoli anche sulle corsie esterne, ma in questo caso con scelte che possono condizionare anche quelle offensive. Sulla fascia sinistra è difficile immaginare una presenza diversa da quella di Tonetto, anche se Felici qualche volta ha giocato anche sulla mancina. L’ex Triestina potrebbe avere chance anche sulla destra, dove affronterebbe l’ex Feralpi Corrado avendo dalla sua maggiori qualità difensive di Parigini, ma non è detto che non possano entrambi scende in campo dal primo minuto: Parigini potrebbe infatti essere il secondo attaccante, la spalla di uno tra Butic o La Mantia, sempre che Zaffaroni non decida invece di confermare Compagnon come seconda punta oppure schierare Sau. O, chissà, ma l’opzione pare remota, giocare con Di Molfetta attaccante.
Limitare le sbavature
La duttilità dei giocatori di Zaffaroni è innegabile ed è pari all’impegno che i verdeblù non hanno fatto mai mancare. Sono però carenti i risultati ed alcuni giocatori non sembrano all’altezza della serie B né dal punto di vista tecnico («commettiamo molti errori banali», ha detto Zaffaroni, e ci è parso di risentire la voce di Vecchi) né in quanto a mentalità, come dimostra il fatto che spesso i gardesani sono andati in svantaggio nei primi minuti di gara.
Errori da non ripetere assolutamente oggi al Libero Liberati, impianto dedicato ad un campione del motociclismo nel quale la squadra di Zaffaroni dovrà non soltanto correre, ma farlo al meglio. Ulteriori sbandate non sono infatti ammissibili, soprattutto in un confronto diretto per la salvezza come è quello odierno contro la Ternana.
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