Calcio

FeralpiSalò, club nato 14 anni fa e ora tra i grandi

L’11 giugno 2009 venne sancita la fusione tra Feralpi Lonato e Salò Valsabbia
I tifosi della FeralpiSalò al Turina - Foto New Reporter Pasotti © www.giornaledibrescia.it
I tifosi della FeralpiSalò al Turina - Foto New Reporter Pasotti © www.giornaledibrescia.it
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Quattordici campionati di serie C e poco meno di quattordici anni dalla fusione tra Feralpi Lonato e Salò Valsabbia. Tanto ci ha messo la FeralpiSalò per compiere il gran balzo. La storia verdeblù è breve, ma intensa. L’11 giugno 2009 viene sancita la fusione tra i due club che militano in serie D, meno di due mesi dopo la neonata società viene ripescata fra i professionisti.

La squadra verdeblù, affidata ad Ottoni, chiude la prima stagione di C2 al quarto posto e perde con il Legnano la semifinale play off, ma l’anno successivo fa già festa: secondo in campionato dietro la Tritium (guidata da Vecchi), l’undici di Claudio Rastelli ai play off prima elimina il Renate, poi in finale batte la Pro Patria: 1-1 all’andata a Busto Arsizio, 2-1 in casa il 12 giugno 2011.

La prima stagione in C1 è tribolata, le avversarie sono corazzate. Rastelli dura cinque partite, poi arriva Remondina: la squadra risale, vince 2-1 l’ultima gara a Lanciano e si salva senza dover giocare i play out. L’anno dopo i gardesani chiudono noni, poi guidati da Scienza sono ancora noni e per la prima volta (eliminati dalla Pro Vercelli) giocano i play off. Nel 2014/’15 i verdeblù sono sesti; poi con Serena (durerà nove gare) e Diana al timone chiudono ottavi.

Nel 2016’/17 Asta guida la squadra per 24 partite, poi torna Serena e la conduce ai play off, dove esce subito per mano della Reggiana. Nel 2017/’18 (si succedono in panchina Serena, Beggi e Toscano) i verdeblù chiudono sesti e vengono eliminati ai quarti dei play off nazionali dal Catania; poi, quarti (apre Toscano, chiude Damiano Zenoni), escono in semifinale con la Triestina.

Nell’anno del Covid (Zenoni, poi Bertoni e Sottili), ancora sesti, perdono a Padova, quindi con Pavanel arrivano quinti e nei play off escono ai quarti con l’Alessandria. Lo scorso anno, terzi già con Vecchi, arrivano sino in semifinale, battuti dal Palermo. E poi arriva la splendida stagione della consacrazione.

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