Calcio

FeralpiSalò alla ricerca dell’essenziale continuità

In avvio dei due tempi verdeblù all’altezza. Poi però è evidente il calo di rendimento
Il portiere della Feralpisalò Semuel Pizzignacco - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
Il portiere della Feralpisalò Semuel Pizzignacco - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
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Ottima centometrista, pessima maratoneta: ecco la FeralpiSalò di Serie B, una squadra che all’inizio è tra le migliori, in entrambe le frazioni, ma che poi non riesce a mantenere il passo e viene rimontata.

Questo è ciò che raccontano i numeri delle prime nove giornate. La classifica dei primi quindici minuti vede i gardesani addirittura quinti con 10 punti e con l’identico score del primo quarto d’ora della ripresa (due reti realizzate, due subite, e 10 punti) sarebbero decimi. Invece in campionato sono terz’ultimi ed hanno all’attivo solamente 5 punti.

Nel finale dei due tempi, però, la situazione peggiora. Dal 30’ all’intervallo i gardesani hanno subìto tre reti e non ne hanno realizzata nemmeno una, mentre dal 75’ alla fine la FeralpiSalò ha segnato una sola rete, ne ha subite quattro e tra le squadre che hanno giocato nove partite solo la Sampdoria ha gli stessi numeri.

Forse, quindi, per la compagine di Stefano Vecchi non si tratta di un problema di approccio. Anzi, i numeri dimostrano esattamente il contrario. Letizia e soci sono quasi sempre riusciti a partire bene oppure a reagire immediatamente, come accaduto contro il Modena (pari di Balestrero dopo l’immediato gol gialloblù) oppure a Lecco, dopo al gol dell’1-1 di Buso ha fatto immediatamente seguito il 2-1 di Felici.

Questa capacità di reagire non è la stessa a partita più avanzata, in entrambe le frazioni e bisogna capire se è un problema di tenuta mentale oppure fisica.

A livello psicologico, essendo una matricola, può essere che la FeralpiSalò paghi un po’ la tensione e la paura di fare risultato. Allo stesso tempo però ha dimostrato, in varie occasioni, di soffrire molto nel finale di partita. L’ultimo esempio è l’ultima mezz’ora del derby con il Brescia, nel quale i salodiani non sono praticamente più riusciti a creare pericoli alle rondinelle dopo un primo tempo dominato.

Anche su questo aspetto che è chiamato a lavorare Vecchi, al di là dei modulo, che rispetto ad inizio stagione sta comunque subendo una variazione, dal 4-3-3 al 3-5-2. Serve maggiore resistenza; deve nascere una FeralpiSalò nuova, che abbia la capacità di soffrire, di resistere e rimanere in partita non solo a tratti, ma dall’inizio alla fine.

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