Calcio

Dal calcio al Giro: nel bene e nel male la nostra provincia c'è sempre

Fuori le rondinelle e pure la Germani, tocca ora alla FeralpiSalò tenere alta la bandiera: col Palermo è l’eterna sfida di Davide contro Golia
Delusione per Stefano Moreo e per tutto il Brescia Calcio - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
Delusione per Stefano Moreo e per tutto il Brescia Calcio - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
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Bene o male (le eliminazioni di Brescia Calcio e Germani basket nei play off),  in questi giorni  si è parlato molto  dello sport bresciano, lo si farà ancora la prossima settimana. Detto che domani e dopodomani  sono in programma le tappe del Giro d’Italia in partenza prima da Salò e poi da Ponte di Legno,  mercoledì c’è anche gara-2 della finale scudetto di pallanuoto, cui l’An Brescia si avvicina con una certa fiducia dopo la risicata sconfitta di sabato a Recco.

Ma nello stesso giorno è in programma anche il primo atto di una semifinale play off di serie C assolutamente inattesa, quella tra FeralpiSalò e Palermo, che poi si ritroveranno domenica per il match di ritorno in Sicilia. Non sono una novità le sfide tra piccoli e grandi espressioni del nostro calcio, il fatto che il club gardesano le disputi con una certa frequenza ne attesta il valore.

Già nella scorsa settimana, la Feralpi aveva strappato applausi a tutti per aver eliminato la Reggiana, persino alla stampa emiliana («Troppa Feralpi, poca Reggiana», sottolineava un sito locale),  e la stessa gazzetta.it  non aveva usato mezzi termini («sorpresona»).  La portata del risultato è accresciuta dall’evidente sproporzione di mezzi, di tifo e di seguito tra i due sodalizi, considerato come a Reggio Emilia muoiano dalla voglia di tornare almeno in B per contrastare la crescita del Sassuolo -  vissuta malissimo dai tifosi reggiani  - club di altra provincia che lo stadio di proprietà l’ha voluto proprio lì.

È come se a Brescia l’atteso nuovo impianto fosse costruito dall’AlbinoLeffe per giocarci poi regolarmente in serie A. Altrettanto impattante (se non di più) l’effetto che fa la prossima sfida, contro un club che non molti anni fa frequentava l'Europa. Quando il Brescia, nella stagione di serie A 2010-11 battè 3-2 il Palermo, quello delle rondinelle fu considerato un exploit: tra i rosanero giocavano, tra gli altri, Pastore, Ilicic, Liverani, Nocerino, Maccarone. L’anno prima il Palermo aveva concluso al quinto posto, con una certa delusione dei tifosi (!) perché sino all’ultimo la squadra era stata in corsa per la Champions e dovette accontentarsi (si fa per dire)  dell’Europa League. Poi il fallimento del 2019 e la faticosa risalita verso il mondo dei professionisti.

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Una storia da prendere ad esempio, cui fa da contraltare proprio quella della FeralpiSalò, società meno mediatica a  livello nazionale, con una tifoseria di dimensioni non certo paragonabili a quella dei rosanero, però con i conti a posto, puntuale nel pagamento degli stipendi e con una invidiabile costanza di rendimento perché già l’anno scorso fece strada nei play off, eliminò il favoritissimo Bari, prima di arrendersi nei quarti all’Alessandria, poi promossa  in B (e subito retrocessa). Poi, certo, qualcuno vorrebbe indirizzare il calcio verso un’altra dimensione (vedi il progetto Superlega, ufficialmente non ancora cancellato ) ma il fascino che evoca il duello tra Davide e Golia resta impagabile. E c’è da credere che molti spettatori neutrali da mercoledì faranno il tifo davanti alla tv proprio per la Feralpi. Sono quelli, senza distinzione di tifo e di bandiere, che credono ancora in un calcio fondato sui meriti e non sui budget.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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