Da bocciato a promosso in B: la favola di Pizzignacco, portiere della FeralpiSalò

Giovedì 14 luglio 2022 e sabato 22 aprile 2023: ci sono date che rimangono impresse nella vita di ognuno di noi, nel bene o nel male. Per Semuel Pizzignacco, portiere della FeralpiSalò, questi due giorni rimarranno per sempre cerchiati di rosso nel calendario personale.
Torniamo alla scorsa stagione: dopo un buon campionato in prestito al Legnago, il portiere classe 2001 cresciuto nella Primavera dell’Udinese, torna a Vicenza e diventa il numero uno dei berici in B. Gioca le prime tre partite e arrivano le sconfitte con Cittadella (1-0), Frosinone (0-2) e Cosenza (2-1). Qui arriva la bocciatura del tecnico Di Carlo (esonerato due settimane dopo) che gli preferisce il più esperto Matteo Grandi (’92).
Nella seconda parte di stagione Semuel finisce in prestito al Renate, poi il 14 luglio 2022 il Vicenza, nel frattempo retrocesso in C, decide di cederlo (con diritto di recompra, fra due anni, a una cifra prestabilita) alla FeralpiSalò. Una bocciatura che però farà la fortuna sua e del club di Pasini. Proprio così, perché si chiude una porta e si apre un portone: Pizzignacco disputa una stagione straordinaria e trascina i verdeblù al trionfo, festeggiato ufficialmente il 22 aprile, al termine della gara con la Pro Sesto: «Sto vivendo un’ emozione unica e indescrivibile - spiega l’estremo difensore, originario di Monfalcone -, anche se sinceramente non mi rendo ancora conto di quello che è accaduto».
La storia
Approdato sul Garda per rilanciarsi, Semuel è subito decollato: «È un grande orgoglio personale. Sinceramente sono arrivato a Salò con la speranza di potermi giocare le mie carte, senza la garanzia di essere titolare. È per questo motivo che sono stupito anche io per come è andata a finire: non era sicuramente preventivabile, né il fatto che io disputassi una stagione così bella né che vincessimo il campionato».
In 37 presenze sono arrivati 22 clean sheet, anche grazie a parate prodigiose del quasi ventiduenne friulano: «Non è però tutto mio il merito. Devo ringraziare anche i miei compagni, che sono stati straordinari. Non esiste un vero segreto, ma la carta vincente è stata sicuramente la solidità difensiva della nostra squadra. Per quanto mi riguarda, sono migliorato molto quest’anno: mi sento molto più sicuro. Sono cresciuto tantissimo e per questo devo ringraziare il preparatore dei portieri, Federico Orlandi, che ha fatto un grandissimo lavoro. Con tutti i miei colleghi di reparto mi sono trovato bene, sia con Ferretti che con Neri, rimasti fino a gennaio. Poi anche con Volpe ho trovato subito un’intesa. Tra noi durante gli allenamenti c’è stata sicuramente competizione, come è giusto che sia, ma il nostro rapporto è stato sempre bellissimo».
Tra le partite indimenticabili, quella con il Pordenone in trasferta all’andata dove Pizzignacco fu protagonista di interventi salva risultato: «Sono friulano e quello era un derby per me. Tra le parate più belle, però, inserisco quella sul colpo di testa di Vasic con il Padova, al ritorno». Ora testa al prossimo campionato di B: «Credo di essere un portiere totalmente diverso rispetto a quello dell’anno scorso, e di conseguenza voglio guardare alla prossima stagione con ottimismo, con l’obiettivo di sfruttare al meglio questa nuova chance».
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