Cristiana Girelli, quell’istinto da leader con numeri record
Cristiana Girelli bambina che si allena con i giocatori del Nuvolera è la stessa che ieri ha fatto impazzire i tifosi azzurri con quell’imperioso e puntuale stacco di testa grazie al quale l’Italia ha superato l’Argentina nella gara d’esordio del Mondiale.
«Caparbia sin da piccola», ha sempre detto il padre Mauro, ed il fatto di essere andata a giocare con il Bardolino Verona quando era da poco adolescente è il segnale che ha subito dato: nulla può fermare la voglia di giocare, la fame di gol della ragazza bresciana diventata immediatamente un punto di riferimento del calcio italiano.
Su Girelli si potrebbe scrivere un libro, e non soltanto per i titoli conquistati in una carriera lunghissima (i numeri sono nella tabella più sopra), visto che la prossima stagione che sarà la diciannovesima in serie A. È un’attaccante, ma soprattutto una leader, ed in questa veste ha sempre dato tutto. A Brescia ricordiamo ancora quando disse no alla Juventus, nell’estate del 2017, e diede tutto per regalare l’ultima gioia ai tifosi delle Leonesse alle quali proprio il club bianconero aveva tolto i pezzi pregiati, ma non lei. Trascinò le compagne fino allo spareggio scudetto, perso solo ai rigori.
Il gol segnato ieri dopo poco più di 200 secondi dall’ingresso in campo è la riprova che passano gli anni (ora sono 33), ma il carattere resta lo stesso. E cresce anche la capacità di essere decisivi pur avendo una sola occasione da rete.
Girelli e quella fame di gol che non guarda ai record, anche se poi i numeri fanno la storia, segnano una carriera. E se il grande pubblico la ricorda per la presenza come ospite Vip al Festival di Sanremo, per noi resta il bomber della nazionale azzurra. Certo davanti a lei c’è, lontanissima come numero di gol segnati, Carolina Morace; più vicina, invece, Antonella Carta. Entrambe, però, sono espressione di un calcio femminile con meno equilibrio dell’attuale, nel quale Girelli continua a segnare. E ad essere leader con lo stesso sorriso di quando era bambina.
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