Calcio

Centro sportivo a Torbole, udienza rinviata: il lunedì in salita di Massimo Cellino

Slitta al 30 gennaio l'udienza preliminare per il caso dell'acquisto del centro sportivo. Il patron del Brescia incontrerà il cda del club
Massimo Cellino, presidente del Brescia Calcio - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
Massimo Cellino, presidente del Brescia Calcio - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
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Si può ipotizzare dedicato alla sbollitura, ma questo lunedì di Massimo Cellino non si annuncia all’insegna di umori migliori. Per il presidente del Brescia Calcio, l’inizio della settimana sarà piuttosto delicato a prescindere dal fatto che il primo appuntamento della giornata, è saltato come da previsione. Oggi infatti era in programma l'udienza preliminare per il caso dell’acquisto del centro sportivo di Torbole, ma è slittata al 30 gennaio per un difetto di notifiche ad uno dei legali del presidente del Brescia.

Oltre a Cellino sono coinvolti anche la sindaca del paese Roberta Sisti, Mauro Ometto, all'epoca dell’inchiesta assessore ai Lavori pubblici dello stesso Comune, e Fabio Vizzini, componente della commissione urbanistica fino al 31 novembre 2017 e incaricato dal Brescia Calcio di fissare il valore dell’area di via Donatori di Sangue nel paese della Bassa, dove è sorto il centro sportivo delle rondinelle.

Secondo la tesi accusatoria, i quattro indagati avrebbero «posto in essere atti fraudolenti, consistiti nel posticipare all’esito della procedura di vendita dell’immobile, la definizione della procedura di variante del Pgt che avrebbe dovuto modificare la destinazione d’uso del terreno in area ad uso privato». 

La mancata udienza non rende però più facile la giornata perché è in programma una delicata seduta del consiglio d’amministrazione del club, durante la quale Massimo Cellino metterà al corrente i consiglieri della situazione e delle prospettive da quando nell’ambito dell’inchiesta giudiziaria che lo riguarda è stato disposto un maxi sequestro cautelativo di beni che contempla anche la controllante del Brescia, l’Eleonora Immobiliare. Il custode delle azioni, nominato dai giudici, è il commercialista Pierangelo Seri, che a sua volta ha nominato (rimuovendo Giampaolo Caboni) amministratore unico della Eleonora un altro professionista bresciano, Stefano Midolo. 

La presenza delle figure terze, che potrebbero anche chiedere di entrare a far parte del consiglio d’amministrazione del Brescia, ovviamente ha un impatto anche sulle decisioni che dovranno essere prese in chiave di programmazione (anche solo, banalmente, del prossimo mercato). Cellino intenderebbe esporre le sue preoccupazioni agli attuali membri del Cda nell’ambito di un quadro, senza precedenti, di limiti d’azione da delineare con tutto quel che ne consegue in termini di possibili ricadute, anche solo «morali», sull’andamento dell’attuale stagione sportiva. Che è una normale stagione soltanto all’apparenza, ma che in realtà nasconde insidie e timori anche gestionali. Preoccupazioni e richieste da parte dei neo amministratori, in costante contatto con la Procura e il tribunale, che il patròn intende condividere..

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