Calcio

Carraro fa il capitano: «Feralpi, dopo il bel derby facciamo i punti»

Il bilancio del regista: «Potevamo fare di più, ora dobbiamo far vedere le nostre grandi qualità»
Federico Carraro durante la partita contro l'Ascoli - New Reporter © www.giornaledibrescia.it
Federico Carraro durante la partita contro l'Ascoli - New Reporter © www.giornaledibrescia.it
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«È stato un derby bellissimo, con una cornice di pubblico stupenda. Peccato solo non averlo vinto. Il gruppo c’è è può salvarsi: dobbiamo però avere più fame». Pensieri di Federico Carraro, regista della FeralpiSalò ieri sera è stato ospite a «Parole di Calcio» negli studi di Teletutto. Il capitano verdeblù non ha preso parte alla sfida con il Brescia per via di un risentimento al flessore destro: un problema che l’ha tenuto fuori anche nelle sfide con Palermo, Modena, Pisa, Lecco e Spezia: «Mi ero allenato solo un giorno e mezzo - ha detto -; non ero dunque al cento per cento e sentivo leggermente fastidio. L’allenatore ha preferito dunque non mandarmi in campo ed è stato giusto così. Mancavano poi anche Camporese e Ceppitelli, che per noi sono giocatori molto importanti. Di conseguenza non ci siamo presentati all’appuntamento nelle migliori condizioni possibili, ma abbiamo fatto ugualmente bene».

Rimpianti

Al Rigamonti è stata una bellissima serata di sport. Ciò che è mancato ai gardesani è stata la vittoria: «Abbiamo disputato un primo tempo di alta qualità, mettendo in difficoltà il Brescia sotto tanti punti di vista. Peccato essere andati al riposo con un solo gol di vantaggio, perché abbiamo avuto le occasioni per farne altri, siamo entrati pericolosamente in area del Brescia diverse volte. Nella ripresa, poi, hanno cambiato marcia e ci hanno messo in difficoltà riuscendo a trovare il pareggio proprio alla fine. A noi probabilmente è venuto un po’ il braccino; abbiamo avuto un piccolo blocco mentale, perché evidentemente non siamo abituati a vincere. Così per noi è stato più ’comodo’ chiuderci dietro, ma è stata una mossa che non ci ha dato ragione».

Dopo aver sempre adottato il 4-3 e fantasia come modulo ’ufficiale’, il tecnico Stefano Vecchi ha deciso di cambiare, ripartendo dal 3-5-2 visto nel secondo tempo contro lo Spezia: «Ci siamo resi conto che con questo tipo di assetto avremmo avuto la possibilità di mettere in difficoltà il Brescia, mandando più giocatori in area di rigore e avendo così l’opportunità di attaccare maggiormente la porta. Avevamo la consapevolezza di poter fare bene e infatti così è stato. A fare la differenza, secondo me, è stato Felici, che dalla sua parte ha fatto male alle rondinelle perché saltava sempre l’uomo».

Al di là del risultato utile (giunto dopo la «brutta prova contro lo Spezia, una cosa che non ci possiamo permettere»), una cosa che ha fatto molto piacere anche ai salodiani è stato il comportamento dei tifosi del Brescia: «La cornice è stata davvero stupenda e abbiamo vissuto un’emozione bellissima. Dopo i fischi all’ingresso in campo c’è stata una grande armonia tra le tifoserie. A fine partita chi non ha giocato come me ha lavorato sul campo ed arrivando sotto la curva del Brescia è stato accolto da tantissimi applausi, subito ricambiati. È stato per noi motivo di orgoglio e un bellissimo messaggio di sport».

Fino ad oggi, però, il bilancio della FeralpiSalò non è certo positivo, perché in nove partite sono arrivati solamente cinque punti e la strada verso la salvezza è sempre in salita: «Sicuramente potevamo fare qualcosa in più, abbiamo sinora sbagliato davvero le gare contro Ascoli, Palermo e Spezia, ma è anche vero che abbiamo raccolto meno di ciò che meritavamo. Ci aspettavamo una prima parte di campionato difficile, quindi non siamo rimasti spiazzati. Dopo la sosta affronteremo Catanzaro e Reggiana, che sono neopromosse come noi. Dobbiamo essere fiduciosi, perché abbiamo grandi qualità e un gruppo importante che ha tutte le carte in regola per salvarsi». 

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