Calcio

Calcio Eccellenza, il Darfo Boario risale guidato dal «lupo» Sana

L'allenatore subentrato a Inversini ha ottenuto 3 vittorie e due pareggi contro avversari diretti
Tutta la grinta del nuovo tecnico del Darfo Boario Luca Sana - © www.giornaledibrescia.it
Tutta la grinta del nuovo tecnico del Darfo Boario Luca Sana - © www.giornaledibrescia.it
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Che il Darfo Boario avesse fame, lo si era capito subito. Una fame da lupo, se è vero che questo è il soprannome di Luca Sana, il tecnico che ha finalmente accontentato l’appetito dei camuni. Cinque partite in sella, subentrato al dimissionario Gianluca Inversini, tre vittorie e due pareggi. Ed una classifica che sorride.

«Io l’ho detto subito, appena arrivato, riconoscendo il grande lavoro di Gianluca - spiega Sana -. Il Darfo Boario è sempre stato ben allenato, anche dal punto di vista della preparazione fisica: Zambetti è stato con me a Casazza, dunque lo conosco bene. Mancava soltanto una scintilla psicologica, che è arrivata subito, grazie alla vittoria ottenuta a Palazzolo. Io ai ragazzi ho chiesto solo una cosa: giocate a calcio, provando a divertirvi. Era necessario lasciare a casa, lasciare fuori dal campo, le preoccupazioni legate alla classifica».

Non una cosa semplice quando sei in zona play out e giochi tanti scontri diretti in breve tempo. «Infatti non era né scontato né immediato, ma ho in rosa giocatori intelligenti che hanno capito e messo in pratica il mio diktat: sottolineo che il nostro cammino è passato sin qui soltanto da scontri diretti, dunque da partite doppiamente delicate. Prima la vittoria di Palazzolo, poi i pareggi contro Carpenedolo e CazzagoBornato, infine i successi con Orceana e Governolese. Sono tutte squadre che occupano la parte destra della graduatoria. Ed erano tutte sfide fondamentali, per mettere fieno in cascina e poter affrontare con maggior serenità le salite che arrivano adesso».

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Il calendario dice infatti che ora arrivano Prevalle, Bedizzolese, Valcalepio, ovvero tre squadre vicine ai play off: senza nascondersi, dovesse andare bene il prossimo trittico, si potrebbe addirittura cambiare obiettivo? «Dovesse andare benissimo, forse sì, ma è una prospettiva alla quale non dobbiamo pensare. Questo è un campionato strano, nel quale basta un attimo per scivolare. La classifica è delineata solo nella prima e nelle ultime due posizioni. E il fatto che probabilmente il quint’ultimo posto significhi salvezza, non necessariamente abbasserà la quota necessaria per la permanenza in categoria.

Essendovi infatti tante squadre in pochi punti (ben nove dai 20 ai 26 punti; ndr), la bagarre terrà sul chi va là parecchie formazioni e fino all’ultima giornata c’è il rischio di restare intrappolati. Senza dimenticare che Pro Palazzolo e Governolese, ad oggi sul fondo, stanno lottando alla morte, giustamente, senza regalare nulla. E noi ne sappiamo qualcosa, avendo vinto di misura contro entrambe le squadre».

Nelle ultime cinque gare con 11 punti, c’è qualcosa che vi manca? «L’unico vero rammarico si lega al pareggio contro il CazzagoBornato, perché abbiamo sprecato un rigore. Però devo essere onesto: con il Carpenedolo avremmo potuto perdere e contro la Governolese, senza la magia del singolo (Baccanelli), avremmo pareggiato. Dunque non possiamo lamentarci degli episodi».

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