Calcio

«Brescia, vogliamo arrivare a 300 tesserate»

Il neo dg Sbaraini spiega il suo progetto: «Allarghiamo l’utenza con i club affiliati»
Pietro Sbaraini con la presidente Clara Gorno © www.giornaledibrescia.it
Pietro Sbaraini con la presidente Clara Gorno © www.giornaledibrescia.it
AA

Il neo direttore generale del Brescia femminile, Pietro Sbaraini, si è presentato con l’umiltà e l’entusiasmo necessari per compiere un percorso di rilievo all’interno del club. «Ho scoperto in pochissimi giorni un mondo meraviglioso e coinvolgente - dice entusiasta Sbaraini, all’interno del quale ci sono tutti i presupposti per poter lavorare bene ed ottenere dei risultati di un certo livello».

Quali sono le dinamiche che intende perseguire nello svolgimento della sua attività? «Si parte da un progetto molto chiaro e di medio/lungo termine basato sull’innovazione e la sostenibilità. La società Brescia calcio femminile si fonda su dei pilastri molto solidi e per questo è possibile lavorare con metodo ed anche con progetti innovativi, con lo scopo di far crescere il movimento femminile nella nostra provincia». L’intento è quello di coinvolgere il più possibile le società del territorio con iniziative mirate per radicare ancor di più il club nel tessuto bresciano.

«Abbiamo pensato a dei Punti Brescia che ci consentano di allargare il più possibile il bacino a livello giovanile. Già ne abbiamo aperti a Sirmione, Toscolano e Prevalle. Vorremmo allargare ulteriormente il raggio e portare il numero delle ragazze dalle attuali 76 ad almeno 300/350 tesserate».

Il progetto è quindi decisamente di ampio respiro e ambizioso. Con una finalità ben precisa: «Vogliamo arrivare a costituire, con la collaborazione delle società del territorio, almeno 10 o 12 centri che facciano capo al Brescia calcio femminile affidandoli alla nostra organizzazione ed ai nostri tecnici. Un progetto chiaro e concreto e vuole anche essere da esempio in una dimensione nazionale».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia