Calcio

Brescia-Venezia è pure Lezzerini-Joronen: sfida a porte scambiate

I due portieri hanno «invertito» le maglie la passata stagione tra alti e bassi: entrambi adesso hanno iniziato bene
Joronen con la maglia del Venezia e Lezzerini con quella delle rondinelle - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
Joronen con la maglia del Venezia e Lezzerini con quella delle rondinelle - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
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Centonove partite con la maglia delle rondinelle addosso, settanta con quella dei lagunari. Brescia contro Venezia è anche Luca Lezzerini contro Jesse Joronen, cioè coloro che hanno percorso in senso inverso la A4 nello stesso giorno dello scorso anno: lo dicono quei numeri che però sono da leggere... al contrario. Perché quelle sono le presenze dell'uno con la squadra dell'altro. È nel club dei centenari biancoblu il portierone finlandese: arrivato a «peso d'oro» nell'estate del 2019, l'anno dell'ultima promozione in serie A della Leonessa, è stato buon protagonista in tutte e tre le stagioni giocate sotto il San Giuseppe, seppur nell'ultima (quella conclusiva del suo contratto triennale) cominciò ad emergere una certa insofferenza tanto che Jesse pareva sul punto di lasciare il Brescia con un anno di anticipo. Cosa che però avvenne solo a fine stagione quando si trasferì al Venezia, appena retrocesso in cadetteria e voglioso di risalire nell'immediato, per tentare una nuova avventura italiana.

Avventura che si rivelò positiva nonostante una mezza annata a stazionare nei bassifondi, annata però culminata con una grande rimonta finale che portò gli arancioneroverdi a disputare i play-off anche grazie alle sue parate, tanto che Joronen fu giudicato a fine campionato tra i più positivi della rosa e punto fermo dal quale ripartire.

Il percorso al contrario

Luca Lezzerini, giunto alla corte di Cellino nell'ambito della stessa operazione di scambio che ha portato al Brescia anche Nicolas Galazzi e un discreto conguaglio in denaro, di stagioni in Laguna ne ha vissute ben quattro - tre in serie B e una in A - seppur le settanta presenze complessive dicano di un grave incidente che ha lasciato ai box l'estremo romano prima del suo addio.

Trent'anni per Joronen, ventotto per Lezzerini, cioè, vista la longevità del ruolo, l'età giusta della piena maturazione. Per una stagione iniziata al meglio per entrambi: solo due gol subiti in cinque partite (tre vittorie e due pari) condite da tre clean sheet per Joronen che con il suo ambizioso e solido Venezia staziona al secondo posto della classifica dietro al Parma; due vittorie con altrettanti clean sheet per Lezzerini nelle uniche due gare giocate dal Brescia in attesa dei recuperi.

La partita di domani

La sfida di sabato al Rigamonti (l'ultima a porte chiuse per la nota squalifica) rappresenta la seconda sfida diretta tra i due dopo l'inversione di maglia: si incontrarono infatti nell'andata della scorsa stagione quando, a Mompiano, finì 1-1 con gol di Ndoj e pareggio nel finale di Crnigoj. Nel match di ritorno, invece, Andrenacci aveva già preso la titolarità del ruolo e al «Penzo» finì ancora 1-1: stavolta, a differenza dell'andata quando sciorinò un paio di interventi salva risultato, Joronen non fu impeccabile nel gol del pari firmato da Van de Looi.

Ora, la nuova sfida nella sfida. Con un rinato Lezzerini (caricato moralmente anche dalla paternità della piccola Sophie) a cercare di cancellare dalla memoria dei tifosi quelle 109 volte di Jesse. Con un trait d’union, ovvero il preparatore dei portieri del Brescia Massimo Lotti che oltre a Lezzerini, conosce benissimo anche Joronen visto che fino allo scorso anno era al Venezia.

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