Calcio

Brescia: tutto su Dell’Orco, ma c’è lo scoglio della formula

Il Perugia vuole solo una operazione a titolo definitivo, Cellino invece un prestito con opzione
Cristian Dell'Orco (Instagram)
Cristian Dell'Orco (Instagram)
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È tutto rinviato agli inizi della prossima settimana. C’è una strada tracciata per trovare una via d’uscita ai problemi figli della situazione di Andrea Cistana e questa strada non porta più a Maxime Leverbe, ma a Cristian Dell’Orco.

L’idea è molto chiara, però c’è un... però. Andando con ordine, il Brescia dopo aver vagliato numerose piste aveva virato con decisione su Maxime Leverbe per il quale c’era una intesa tra società (il Pisa è club amico). Tuttavia, è emerso come il centrale fosse dubbioso sul fatto di ritrovarsi lavorativamente con Maran, col quale nel poco tempo trascorso dal tecnico alla guida dei toscani non era sbocciato il feeling.

Quanto a Maran, neppure per lui il francese sarebbe stato probabilmente una prima scelta, ma se non ci fossero state alternative per il tecnico non sarebbe stato un problema azzerare e ricominciare su altre basi.

La virata

In questo quadro nel frattempo è maturata la pista Cristian Dell’Orco, terzino sinistro e centrale di difesa: due piccioni con una fava. L’occasione di approfondire l’idea è nata in occasione dei colloqui con l’agente di Luca Lezzerini, Michelangelo Minieri, per il rinnovo del portiere.

Minieri, che per il portiere ha ottenuto l’estensione del contratto fino al 2026 (un anno in più rispetto alla vecchia scadenza), assiste anche lo stesso Dell’Orco col quale il diesse del Brescia Castagnini ha lavorato a Perugia la scorsa stagione. Una volta trovata prima apertura e poi un accordo personale col giocatore che era in uscita, sono stati avviati i contatti tra società.

Ieri c’è stato un appuntamento nel corso del quale le parti si sono trovate distanti: il Perugia vuole solo una operazione a titolo definitivo, il Brescia chiede un prestito con diritto di riscatto. Per effettuare un prestito, gli umbri vorrebbero però appunto l’obbligo di riscatto (a non meno di 500.000 euro) per il classe ’94.

Il punto

A queste condizioni il Brescia non ci sta: non c’è la volontà di impegnarsi ora con un giocatore di 30 anni (che lo scorso anno ha subito un intervento al crociato) per due o tre anni. Certe valutazioni si preferirebbe farle più in là dopo la prova dei fatti, limitandosi ora a coprirsi le spalle in relazione al «caso Cistana» attendendo sia una diagnosi definitiva sull’infortunio nella speranza che possa essere più breve del temuto e anche di valutare poi lo stato emotivo del giocatore una volta tornato a disposizione.

Si intende dare a Maran un adeguato numero di opzioni (dietro è stato aggiunto anche Cartano) tra le quali scegliere anche nel caso in cui in certe circostanze dovesse non ritenere abbastanza tranquillo Cistana. Insomma: da un lato si cerca di tenere botta, dall’altro si prepara il «dopo» dato che l’ultima offerta di rinnovo era rimasta sul tavolo. Tornando a Dall’Orco, lo scoglio c’è, ma non impossibile da superare e i mediatori sono in campo. Tanto che si pensa che agli inizi della prossima settimana ci potranno essere degli sviluppi positivi.

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