Brescia-Sampdoria: le pagelle delle rondinelle

Dopo ben tre mesi, il Brescia riesce a sfatare il tabù Rigamonti: il 3-1 alla Sampdoria regala a Maran il primo successo nella sua nuova avventura in biancazzurro, e proietta la sua squadra al decimo posto in classifica, insieme a Bari e Pisa.
Di seguito le pagelle delle rondinelle.
6.5 - Luca Lezzerini
ll senza voto era già scritto perché tre uscite, per quanto sicure, non potevano essere considerate interventi. Matura tutto poco prima di andare alle docce: parata in due tempi su tiro dalla lunga di Delle Monache e paratona, vera, su La Gumina.
7 - Lorenzo Dickmann
Tra i beneficiati della cura Maran c’è pure il pendolare della fascia milanese: perfetto nelle due fasi, tatticamente irreprensibile.
6.5 - Davide Adorni
Non con la sigaretta in bocca, ma quasi. Partita di livello sotto ogni punto di vista. Ammonito per proteste e autore di un fallo sul finire di primo tempo, con la partita già in tasca Maran saggiamente lo leva dalla mischia all’intervallo. Dal 1’ st Andrea Papetti (6.5). Che non paga mentalmente pegno per la partenza dalla panchina e fa benissimo il suo.
7.5 - Andrea Cistana
In queste condizioni, stellari, dimostra di essere un alieno per questa categoria. A parte il rigore difensivo con giusto un paio di errori, è nella ripresa che sale in cattedra a spiegarla, risultando persino incontenibile in fase di impostazione. È proprio bello da ammirare. Che paura la questione del rinnovo sospeso e difficilmente fattibile...
7 - Massimiliano Mangraviti
Eccolo qui, un altro che si è ritrovato alla grandissima. Petto in fuori, testa alta, efficacia. E pure un gol mangiato nel tentativo di andare sul 4-0.
8 - Nicolas Galazzi
Posseduto dalla fantasia. Quella che gli fa inventare due assist clamorosi per Jallow e Bjarnason, quella che manda tutti quelli con la maglia blucerchiata al manicomio. Un fattore chiave, se non la chiave con quel suo trafficare senza sosta tra la fascia in fase difensiva e la trequarti con palla tra i piedi. In totale fiducia. Dal 36’ st Riccardo Fogliata (sv).
7.5 - Dimitri Bisoli
Di che parliamo? Del solito capitano. Non c’è notizia nell’ennesima partita «anema e core». C’è un Brescia con Bisoli, c’è un Brescia senza Bisoli. Non è facilmente spiegabile. Un moto perpetuo.
7.5 - Tom Van de Looi
Risulta aperto un fascicolo per indagare la trasformazione dell’olandese ora volante: scevro di compiti di impostazione, dà tutto il meglio di sé. Partita di qualità, quantità e una traversa che vale come punto esclamativo su una prova intensa fino alla fine e impreziosita dal gran lancio che vale l’avvio d’azione del 3-0. Anche atleticamente pare un altro giocatore.
7.5 - Alexander Jallow
La carta jolly giocata da Maran non solo non delude le attese, ma va anche oltre. Un razzo sulla mancina e in entrambe le fasi. È sempre dove deve essere e il piattone che trasforma in oro il cioccolatino di Galazzi, lo testimonia. Dal 25’ st Matthieu Huard (6.5). Ingresso all’insegna dell’attenzione.
7.5 - Birkir Bjarnason
Con o senza palla, passa tutto quanto da lui. Non spreca un pallone che sia uno. Il terzo gol stagionale è frutto di una delizia e di un atto di forza su una ripartenza orchestrata in triangolo con Galazzi. Dal 26’ st Flavio Bianchi (6). Che sfiora il 4-0 su sassata che finisce sull’esterno della rete. Ora l’importante, con gerarchie cambiate davanti, l’importante è che non si rattristi.
8 - Gennaro Borrelli (il migliore)
San Gennaro: il Brescia ha di nuovo un centravanti al quale votarsi. Fa «uscire pazzi» Facundo Gonzalez e Ghilardi e si merita la standing ovation per una gara di potenza, sacrificio, qualità. E quel gol...mamma mia. Più Borrelli per tutti. Dal 30’ st Gabriele Moncini (6). Che fa il suo per provare a tenere ancora alta la squadra.
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