Brescia, per Lezzerini possibile stop di 2 mesi: rondinelle nelle mani di Andrenacci

Fuori il secondo: tocca a Lorenzo Andrenacci. Era già scontato che sarebbe toccato a lui chiudere l’anno solare del Brescia sul campo tra le partite contro il Catanzaro e quella con il Parma. Ed era abbastanza anche il fatto che sarebbe toccato a lui inaugurare tra i pali anche il 2024. Infatti così sarà e per un tempo ancora incerto che il Brescia immagina già medio-lungo. Con tutte le incognite del caso per quanto riguarda il mercato.
Ieri come era previsto, Luca Lezzerini è stato previsto ai primi esami strumentali. Nel comunicato diramato dal club si fa riferimento a una lussazione del gomito destro per il portiere. Viene poi spiegato che tra due settimane - nel frattempo l’articolazione gli è stata immobilizzata - ci saranno altri esami che potranno chiarire ulteriormente il quadro clinico. Ma in base a quanto trapela rispetto al quadro attuale, al Brescia è stato fatto capire che dovrebbero essere necessari un paio di mesi. Il tipo di infortunio, ricorda peraltro quello del quale rimase vittima Rodrigo Palacio. In quel caso, l’attaccante si rimise in sesto a tempo di record, nel giro di un mese, ma non si può non considerare che Lezzerini gioca in porta e quindi prevalentemente con le braccia. E indipendentemente da tutto, ogni caso è a sé e molto soggettivo.
Le considerazioni
Come detto, mancano ancora certezze sulle tempistiche e la sosta aiuta a potersi prendere del tempo per ragionare. Nel frattempo appunto ci saranno esami ancora più approfonditi e si potrà capire, una volta tolto il tutore che immobilizza il gomito, le prime risposte alle sollecitazioni di Lezzerini. Per poter così avere un’idea su come muoversi sul mercato di gennaio.
Se varrà la pena di tenere duro e rischiare di affrontare un certo numero di partite con il portiere della Primavera Cortese dietro ad Andrenacci o se invece i tempi di recupero si prolungheranno e quindi sarà il caso di tutelarsi al meglio andando a prendere un terzo portiere con un po’ più di esperienza al quale far temporaneamente ricoprire il ruolo di vice del vice che si prepara alla nuova promozione da titolare. È probabile che se un arrivo tra i pali ci sarà, avverrà comunque verso la fine della sessione di mercato che inaugura il 2 gennaio e chiude il 31. In un mese nel quale saranno in programma tre gare: con Modena, Südtirol e Cremonese.
Tocca ad Andrenacci
A ogni modo, il punto fermo è che Andrenacci si prepara mentalmente a vestire i panni di «primo». In quel ruolo al quale venne promosso sul campo, vincendo un ballottaggio tecnico con Lezzerini proprio nel gennaio di questo 2023. Per non lasciare più il posto fino all’infausto 1 giugno. Per un totale di 18 partite consecutive: Andrenacci ha giocato quest’anno tanto quanto non aveva mai giocato in tutta la sua carriera consacrata al ruolo di «eterno secondo».
Quella promozione (dalla seconda partita dopo la sosta invernale) per demeriti tecnici dell’ex Venezia che entrò in un tunnel nero, venne preceduta da «prove generali» a fine 2022: il marchigiano sostituì Lezzerini che doveva scontare due turni di squalifica dopo i quali Clotet mantenne in porta il vice. Durò altre due giornate perché poi il tecnico catalano si piegò al diktat di reinserire Lezzerini. Sul quale Cellino è stato chiaro anche all’inizio della stagione: «Il titolare è lui» e tanto per fortificare il concetto, ha inserito nello staff un nuovo preparatore dei portieri, Massimo Lotti, che lavorò con Lezzerini già a Venezia. Gerarchie ristabilite e da non mettere in discussione.
Una situazione che sin dalle origini avrebbe potuto creare anche qualche imbarazzo tra i due giocatori che invece hanno un solido rapporto sia umano che professionale perché nessuno dei due è stato mai sleale nei confronti dell’altro: «Lezze» è stato sempre il primo sostenitore di Lorenzo quando questi gli ha preso il posto e viceversa in estate. L’atteggiamento esemplare dello stesso Andrenacci, gli è valso anche, recentemente, un rinnovo biennale di contratto.
Ora l’infortunio di un Lezzerini, che - ironia della sorte - era reduce dalla sua miglior partita in una prima parte di stagione ancora di alti e bassi e da criticato, riapre una strada per Andrenacci che, ridendo e scherzando, sebbene non continuativamente, è al suo settimo anno (e sesta stagione) con il Brescia.
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