Calcio

Brescia, pagelle: Pajac irriconoscibile, Palacio illumina subito

Sabelli confuso e impreciso, Bajic e Moreo giù, buon impatto di Huard: le valutazioni di Cittadella-Brescia
Rodrigo Palacio, in campo con il Cittadella - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
Rodrigo Palacio, in campo con il Cittadella - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
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Dopo il clamoroso flop con il Cittadella, ecco le pagelle dei giocatori del Brescia Calcio. Migliore in campo, al suo rientro dall'infortunio, è stato Rodrigo Palacio.

6.5 Rodrigo Palacio

Entra al 18’ della ripresa per Van de Looi e dopo oltre un mese e mezzo d’assenza (s’infortunò a Lecce il 12 marzo) si ripresenta in forma smagliante tra lampi di classe e, soprattutto, palloni smistati tutti con efficacia. Si mette anche in proprio con una occasione totalmente autoprodotta: è bravo Maniero. Era mancato, sì: tanto. E proprio non capiamo come potesse rappresentare un problema.

6 - Jesse Joronen

Il sinistro micidiale di Cassandro (il sostituto del sostituto sulla fascia sinistra del Cittadella) è onestamente imprendibile. Prima del patatrac di squadra si fa trovare pronto, nel primo tempo, su una mezza rovesciata di Tavernelli e in una circostanza su Beretta.

5 - Stefano Sabelli

Nel primo tempo resta totalmente fuori dai radar (unica segnalazione una buona palla per Tramoni), nella ripresa si vede di più e ci mettere maggior foga ma è più che altro confusionario e un passaggio all’indietro che diventa pericolosamente preda di Laribi alla mezz’ora della ripresa è emblematico oltre a non andare a chiudere ottimamente sul gol e a sprecare qualcosa sottoporta. Assente.

6.5 - Andrea Cistana

Gara sicura, autorevole. Tiene a bada chi deve tenere a bada - su tutti Beretta - senza problemi. Non rientra nel quadro del gol preso.

5.5 - Davide Adorni

Una prima da ex condita forse da un po’ di tensione e per questo infarcita di imprecisioni. Nell’azione del gol avrebbe potuto fare di più su Beretta. Una gara da «mezzo e mezzo».

4 - Marko Pajac

C’era una volta lo schema: palla a Marko, cross e gol o - almeno - occasione. Tutto questo non c’è più, ma soprattutto non c’è il croato: semplicemente irriconoscibile. Solo cross dalla trequarti e oltretutto imprecisi. Sciupa anche una grande chance nella ripresa. Tutto ciò che fa, lo fa male. Brutto atteggiamento, avrebbe meritato la sostituzione molto prima. Dal 28’ st Matthieu Huard (6) Ottimo impatto: a questo punto potrebbe meritarsi una possibilità vista la crisi del titolare nel suo ruolo.

5.5 - Dimitri Bisoli

La generosità non manca, come al solito. Ma, soprattutto nel primo tempo, fa molto fumo e confusione. Cresce nella ripresa, ma non abbastanza per riuscire a incidere in qualche modo.

4.5 - Tom Van de Looi

Se ai primi stimoli della cura Corini aveva risposto piuttosto bene, gli effetti appaiono già svaniti. Si fa vedere poco e male. E l’unico squillo è l’ammonizione che prende nel primo tempo per una spallata.

6 - Massimo Bertagnoli

Non brilla e anche lui non è più la bella mezz’ala equilibratrice di inizio stagione, ma è colui che lì in mezzo appare più razionale di tutti. Nel secondo tempo un suo tiro cross è a mezza via tra un’occasione e un «suggerimento» sul secondo palo che Moreo però non riesce a cogliere. Dal 27’ st Filip Jagiello (6) Che va vicino al gol su punizione dal limite. Frizzantino.

5.5 . Mattéo Tramoni

Acclamato a gran voce dopo l’ingresso spacca partita con la Spal, si prende un’occasione da titolare. È vivace, ma non abbastanza efficace come trequartista per quanto l’allenatore cerchi di metterlo a proprio agio provando a fargli aprire gli spazi dalle mezze ali. Bene l’impegno. Dal 39’ st Flavio Bianchi (6) Che quasi lascia il segno.

4.5 - Riad Bajic

La seconda possibilità da titolare non si nega a nessuno e Corini gliela concede preferendolo ad Ayé. La risposta tuttavia è assai deludente: lento, impacciato, sempre secondo. Purtroppo, l’ombra di se stesso e il fatto che gli arrivino pochi palloni è solo una parziale attenuante. Dal 1’st Mehdi Léris (5) Che non aggiunge proprio nulla alla causa. Confuso lo avevamo lasciato, confuso lo abbiamo ritrovato a prescindere dal ruolo.

5 - Stefano Moreo

L’infortunio col Monza gli ha lasciato strascichi e si vede: la sua proverbiale generosità non è accompagnata dalla consueta incisività. Finisce con la lingua di fuori anche per il gran correre, purtroppo faticoso e infruttuoso.

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