Calcio

Brescia, nasce la nuova stagione e si riparte dalla certezza Cistana

Scade oggi la clausola d’uscita per il giocatore. In mattinata il via ufficiale al ritiro: si inizia a misurare il grado di competitività della squadra
Rolando Maran, tecnico delle rondinelle - Foto New Reporter Comincini © www.giornaledibrescia.it
Rolando Maran, tecnico delle rondinelle - Foto New Reporter Comincini © www.giornaledibrescia.it
AA

Fin qui non abbiamo scherzato, ma per gli «annali» è quella di questo 15 luglio la data nella quale nasce ufficialmente la stagione del Brescia. Da oggi, avanti al ritmo di doppie sedute sui campi di Torbole Casaglia - dove spesso la squadra si tratterrà anche a cena - con i tempi di recupero e le notti da spendere nel quartier generale del Brixia Blu Hotel.

Rolando Maran ha confessato di non aver resistito e di aver già spinto sull’acceleratore di concetti e richieste ai suoi giocatori durante quelli che sarebbero dovuti essere giorni da dedicare genericamente alla rimessa in moto post vacanze e alla misurazione della condizione dei singoli.

Ambizioni

Renzo Castagnini e Rolando Maran nella conferenza di venerdì - Foto New Reporter Comincini © www.giornaledibrescia.it
Renzo Castagnini e Rolando Maran nella conferenza di venerdì - Foto New Reporter Comincini © www.giornaledibrescia.it

Ma da questa mattina (primo atto alle 9.30) si inizierà a misurare altro: le ambizioni. Quelle che ci sono e quelle che stavolta si dicono, si esternano. Lo hanno fatto Rolando Maran stesso e il direttore Renzo Castagnini venerdì scorso, lo ha fatto a più riprese e lo ha ribadito, anch’egli venerdì, il presidente Massimo Cellino.

Toni e modi sono stati molto diversi. Se allenatore e dirigente non hanno nascosto di pensare che la squadra possa regalare soddisfazioni e abbia le potenzialità - immaginandosela completa - per potersela giocare pur senza dire apertamente «puntiamo alla promozione», il numero del club di via Solferino - che si è concesso il classico break di luglio in barca - è stato, da par suo, più diretto dichiarando «Credo nella serie A» buttando qua e là qualche granello di pepe andando una volta di più a stuzzicare i bresciani definiti «scettici» (lo sono inevitabilmente nei confronti di una gestione sportiva settennale che finora non ha mantenuto le aspettative) e «restii» (incontestabile: a prescindere da Cellino, i bresciani girano da molto molto tempo al largo del Brescia: è un dato di fatto).

L’analisi

Ma tornando al succo degli obiettivi, si tratta del classico gioco delle parti che al di là delle sfumature (comunque fanno la differenza) si trovano d’accordo nel riscontrare buoni presupposti e nel credere parecchio nella squadra. Da fuori però, il quesito dell’uomo della strada e del bar è molto semplice: se ai nastri di partenza c’è una squadra confermata in toto, che l’anno scorso è arrivata ottava e che fino a ora ha visto solo gli innesti di un play straniero sconosciuto alle masse come Verreth, di una punta australiana (Buhagiar) del tutto sconosciuta e di un esterno che ancora deve consacrarsi come Corrado, cos’è che autorizza a pensare che si possa andare oltre e puntare ai vertici del campionato?

Ragionamenti

Posto che la rosa è da completare (per l’attacco Olivieri viene considerato a un passo ed è in atto la ricerca di un centrale difensivo che sostituisca Mangraviti) e che dunque le valutazioni compiute potranno trovare spazio più in là, le sopraggiunte convinzioni di poter partecipare in grande stile al campionato, nascono dal fatto che lo scorso anno la squadra era stata allestita all’ultimo momento, che aveva iniziato la stagione con l’allenatore sbagliato e che aveva ancora parecchie scorie post retrocessione da smaltire.

Inoltre, la rosa era stata lasciata troppo corta e incompleta in alcuni ruoli con quella incompletezza che poi si è rivelata fatale in un finale di stagione che prometteva di far sognare. Stavolta, mentre la maggior parte delle squadre è impegnata in una rivoluzione tecnica, si riparte da certezze acquisite strada facendo con Maran il quale, potendo iniziare la stagione, potrà anche dedicarsi a scoprire alchimie tattiche alle quali non si era potuto dedicare.

Il difensore centrale Andrea Cistana - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
Il difensore centrale Andrea Cistana - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it

Poi, siamo sempre lì: bisogna sperare che Verreth sia il giocatore che può far alzare i giri del motore, che Borrelli abbia pagato dazio fisico la scorsa stagione eccetera eccetera. Basterà per contrastare lo strapotere economico e la capacità di investimento di alcuni? Siamo tutti pregati di attendere prima di rispondere con cognizione di causa. Nel frattempo, è finita l’attesa per Andrea Cistana: oggi scade la clausola che gli avrebbe consentito di liberarsi gratis per la A. Anche se non si sa mai, nulla fa pensare che ciò che non è maturato concretamente in tre mesi possa maturare nelle ultime ore di validità della clausola. Cistana ieri ha giocato a golf con Bjarnason e Moncini: non è l’immagine di chi attende una notizia da un minuto all’altro. E allora, da oggi spazio al «misurometro» della competitività.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@Sport

Calcio, basket, pallavolo, rugby, pallanuoto e tanto altro... Storie di sport, di sfide, di tifo. Biancoblù e non solo.