Calcio

Brescia, enigma Cellino: su squadra e impianti gioca due partite diverse

Tra Torbole e stadio l’imprenditore pare voler rilanciare, ma sul mercato non dà l'impressione di essere particolarmente motivato
Il presidente del Brescia Massimo Cellino - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
Il presidente del Brescia Massimo Cellino - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
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Il cubo di Rubik si potrebbe sostituirlo con l’enigma di Massimo Cellino, un altro rompicapo molto difficilmente risolvibile. Voltata faticosamente pagina dopo la retrocessione/riammissione, ritrovato il minimo sindacale di stabilità, non si riesce però a guardare più in là del naso e di quelli che sono i singoli turni di campionato vivendo un presente fatto di piccoli, ma significativi passi di consolidamento della squadra e godendosi quel po’ di orgoglio ritrovato che, a esempio, consente di pensare alla gara di sabato contro la Cremonese al top non da tapini, ma con lo spirito di chi qualche carta da giocarsi ce l’ha.

Però poi cosa c’è nell’orizzonte del Brescia? Una domanda che non riesce a trovare una risposta nei fatti perché come perlopiù accade se di mezzo c’è Cellino, questi sono contrastanti tra loro. Rendendo impossibile leggere le giocate.

Doppia partita

Perché è come se Cellino fosse impegnato in due partite diverse, oppure in un viaggio sdoppiato su binari paralleli che non è chiaro se e come convergeranno. Da un lato si registra l’attivismo sul fronte delle infrastrutture. In autunno ha rispolverato il dossier stadio rivolgendosi alla Loggia per chiedere informazioni sull’iter da percorrere per un eventuale acquisto dell’impianto.

Inoltre, anche a Torbole Casaglia è prevista in tempi brevi la ripresa dei lavori per l’ampliamento del centro sportivo (non ancora in pancia al club a livello patrimoniale) con una variazione rispetto al progetto originario: niente foresteria, ma spazi nei quali trasferire gli uffici della sede lasciando in città solo spazi di rappresentanza. E ci saranno lavori anche per dotare la struttura di un impianto fotovoltaico.

Mosse che fanno pensare a una voglia di rilancio da parte di Cellino segnalato peraltro molto carico pure sul fronte della politica del calcio: sul tavolo c’è la partita della riforma dei campionati e il presidente del Brescia intende tornare a far sentire la propria voce anche in questo periodo di interlocuzioni in cui si stringono alleanze.

Mercato e futuro

Ma questo quadro stride con - almeno così appare - messa in stand by del progetto squadra. Perché questo è sia periodo di mercato, sia il momento in cui si pianifica la stagione successiva e molto spesso la sessione invernale delle trattative e lo sguardo al futuro vanno a braccetto.

Ma in questo caso l’idea che Cellino dà, è di non essere particolarmente motivato nemmeno - limitandosi al presente - ragionando sull’inserimento di quel paio di pedine che potrebbero consentire di guardare definitivamente in su iniziando almeno a «mentalizzarsi» per prepararsi all’assalto alla A la prossima stagione senza però tralasciare le possibilità che anche questa può celare.

Inoltre al momento con Rolando Maran non sono mai usciti discorsi coniugati al futuro. Quindi qual è lo schema che Cellino ha in mente? Ha aperto e chiuso più interlocuzioni con potenziali investitori (e anche a Londra in questi giorni avrebbe incontrato emissari di fondi): non è un mistero che a un «dopo» - sia per questioni anagrafiche sia perché in famiglia non ha eredi «calcistici» - stia pensando, ma preferibilmente passando dalla ricerca di un socio fissando poi progressivamente dei tempi di uscita, ma nel frattempo sentendosi più forte (come non si sente più) anche da un punto di vista economico e quindi meno impaurito a tornare a investire in maniera importante sia nella squadra che nella logistica.

Perché poi la domanda nella domanda riguarda l’eventuale realizzazione del progetto stadio qualora riuscisse ad acquisirlo: c’è già un piano? Farebbe da solo? Oppure anche solo riuscire a sciogliere i nodi burocratici e politici legati alla vicenda servirebbe per rendere ancora più appetibile il club? Nel frattempo intorno a Cellino l’aria della piazza continua a essere pesante e il circolo continua a essere pericolosamente vizioso. Oltre che un rompicapo.

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