Calcio

Brescia e Como squadre di rimessa: ad accomunarle il dato sul possesso

Entrambe, inoltre, hanno realizzato buona parte dei loro gol nei primi 15 o negli ultimi 15 minuti della partita
Il tecnico del Brescia, Rolando Maran - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
Il tecnico del Brescia, Rolando Maran - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
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Così simili, così diversi. Lo dicono i numeri, lo certifica la classifica. E molto altro. Nel nuovo derby lombardo tra Brescia e Como spiccano alcuni dati che accomunano entrambe le squadre: uno di quelli che balza all’occhio è che sia rondinelle sia lariani hanno, fin qui, un possesso palla identico, il 48%.

Una percentuale che sovente può fuorviare l’idea di una mentalità di squadra (chi applica un tiki taka sterile e noioso alza di certo la percentuale, non vuole dire però che faccia la partita), ma che di certo sta ad indicare una propensione, seppur non totalitaria, a giocare sulle seconde palle o di rimessa.

Punti in comune

Altro dato, e questo decisamente più indicativo, è che entrambe hanno realizzato buona parte dei loro gol nei primi 15 o negli ultimi 15 minuti della partita; il Brescia è addirittura la squadra che, con il 33% (il Como il 30%) è leader del campionato per le realizzazioni lampo. E tra le similitudini, non vogliamo metterci anche il fatto che tutte e due hanno cambiato allenatore lo stesso giorno, il 13 novembre scorso?

Singolare la decisione presa dalla società comasca che ha cacciato Longo da quinto in graduatoria e dopo una vittoria esterna (ad Ascoli) in base, prima in Italia, ad un algoritmo. Potere di una società (molto) ricca di impronta futuristica: i fratelli indonesiani Robert e Michael Hartono, proprietari del club dall’aprile 2019, hanno un patrimonio di oltre 45 miliardi (!) di euro e hanno stabilito un monte ingaggi secondo solo a quelli di Samp e Parma, quattro volte superiore a quello del Brescia.

Per una squadra a cui però Cesc Fabregas - presentato tuttora «ad interim», ma di fatto il presente e probabilmente il futuro della panchina - ha dichiarato ultimamente di «doversi adattare, perché costruita per Longo. Per una mia idea di calcio, diversa da questa, ci vuole tempo, seppur non pensavo di essere al punto in cui ci troviamo ora e questo, comunque, è un aspetto decisamente positivo».

Obiettivo provarci

Qui spicca un’altra differenza sostanziale tra le due compagini, con i lariani terzi in classifica ad avere il doppio dei punti (31 a 16) e quindici posizioni in più in classifica rispetto all’anno scorso, mentre i biancoblù di Maran ne hanno cinque in meno e sono scalati di quattro gradini. Numeri che però non devono spaventare, dato che nell’ambiente caro a Manzoni la soddisfazione riguarda solo i risultati e meno le prestazioni della squadra, spesso confusa, che solo a sprazzi ha mostrato bel gioco, capitalizzando più di quanto meritato. Ecco perché Bisoli e compagni, sabato al Rigamonti, possono dimostrare che similitudini e diversità non fanno sentenze.

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