Calcio

Brescia, comincia l'era Possanzini: «Sono l'uomo più felice del mondo»

Il neo-allenatore si è presentato alla stampa a Torbole: «Questa squadra ha qualità, possiamo rialzarci. Ma dobbiamo avere gli attributi»
POSSANZINI E LA CURA BRESCIA
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A Brescia si alza il velo sull’era Possanzini. A inaugurare la conferenza del neo-allenatore biancazzurro, nella sala stampa del centro sportivo di Torbole, è stato il diesse Giorgio Perinetti, tornato operativo dopo un periodo di assenza forzata per motivi di salute: «Ringrazio chi mi ha voluto testimoniare vicinanza in un momento delicato» ha esordito il dirigente. «La società ha voluto affidargli la responsabilità della prima squadra, in un momento delicato della nostra stagione. Davide ha fatto un percorso nel settore giovanile e ha condiviso la gestione di squadre di alto livello insieme a De Zerbi, il che gli ha consentito di ampliare le sue conoscenze. E soprattutto ha un senso di appartenenza verso questi colori, e ci auguriamo possa trasmetterlo a questi ragazzi, che sono probabilmente un po' confusi e che ora devono ricompattarsi».

Le dichiarazioni

«Per me è un’opportunità, non un rischio», ha assicurato «Re David», foriero di una dose maxi d’entusiasmo e motivazioni: «Quando Cellino mi ha chiamato ero l’uomo più contento del mondo: il desiderio di allenare questa squadra lo coltivavo sin da quando ho iniziato a fare l’allenatore». Una delle chiavi, da qui al termine della stagione, sarà trasmettere alla squadra un senso d’appartenenza rimasto sino ad oggi latente: «Si può fare - ha sottolineato Possanzini -, ci proverò ogni giorno. È una questione mentale: il mio idolo da piccolo era Baggio, e poter indossare la fascia che un tempo era stata sua, per me, era un orgoglio».

Un compleanno speciale

  • Possanzini durante la presentazione ufficiale alla stampa
    Possanzini durante la presentazione ufficiale alla stampa
  • Possanzini durante la presentazione ufficiale alla stampa
    Possanzini durante la presentazione ufficiale alla stampa
  • Possanzini durante la presentazione ufficiale alla stampa
    Possanzini durante la presentazione ufficiale alla stampa

Idee chiare, soprattutto sui primi passi da muovere per insinuarsi nella mente dei giocatori: «Parlare di tattica oggi ha poco senso, anche se ho già in testa tutto. Ai miei giocatori chiedo consapevolezza del momento che stiamo vivendo: se vogliamo che la gente ci aiuti, dobbiamo tirare fuori le palle». Anche perché, ha fatto notare «Possa», questa è una squadra «che ha qualità, spesso sottovalutate dagli stessi giocatori. Ho trovato dei giocatori ben allenati, a volte devo addirittura frenarli in allenamento. Devono saper cosa fare, ma soprattutto fare: più volte, quest’anno, ho notato paura di agire».

Un giorno memorabile per il loretano, che proprio oggi compie 47 anni: «È uno dei compleanni più belli per me - ha garantito -. Sono convinto che possiamo uscire da questo momento: non garantisco necessariamente i risultati, ma già da oggi dico che la mia squadra darà il massimo in ogni gara».

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