Brescia, che spreco: sono già sette i punti buttati nei finali

Pierpaolo Bisoli lancia messaggi distensivi, dispensa carezze, come si usa con una creatura fragile ed emaciata. Oggi il Brescia è esattamente questo e lui si comporta di conseguenza. Parla di segnali tangibili di miglioramento e di stati febbrili in remissione. Sono ore in cui la delusione va fatta sbollire in fretta. L’andatura galoppante del calendario conduce alla sfida di domani con la Cremonese (12.30) e l’onda di piena dev’essere subito arginata. Non è semplice. Giovedì l’amarezza era tangibile: Adorni prevedeva che avrebbe faticato a prendere sonno, lo stesso Bisoli ha definito «inconcepibile» subire gol in quel modo, a due minuti dalla fine.
Il trend
Per il Brescia è diventata una cattiva abitudine: è la squadra che in tutta la B ha incassato più gol nel quarto d’ora finale (recupero incluso). Dieci in totale, gli stessi dell’intero campionato scorso. Il trend è netto, la casistica va scomposta tra le reti che non hanno spostato nulla in termini di punti persi e quelle che hanno invece provocato piccole o grandi emorragie. Ad agosto Portanova firmò il definitivo 2-0 della Reggiana, il Brescia era già sotto. Stesso discorso per il 4-1 di Iannoni e il 5-2 di Pierini nella goleada del Sassuolo al Rigamonti. Odogwu e Buonaiuto alleggerirono soltanto il passivo nelle uniche due vittorie biancazzurre di questo lotto, contro Südtirol e Cremonese. Poi, appunto, ci sono i gol che pesano: l’1-1 di Debenedetti a Mantova all’82’, il 3-2 di Charlys per il Cosenza a inizio novembre. Fino ai casi più recenti: il 2-1 di Bonini al 98’ a Catanzaro, ultima fatale panchina di Maran, e il 3-3 di Bozhanaj due giorni fa.
Bottino sciupato
In totale sono sette i punti sprecati dal Brescia dopo il 75’. Un patrimonio dilapidato che nelle strettoie di classifica in serie B traccia un solco tra la pericolosa vicinanza ai play out in cui è incagliata la squadra di Bisoli e un quarto posto. Sette punti in più li ha proprio la Cremonese, che si affaccia al girone di ritorno con ambizioni ben diverse da quelle delle rondinelle.
Il lavoro del tecnico

Sono questi gli effetti della pesantezza mentale che il nuovo tecnico sta cercando in tutti i modi di esorcizzare. Questione di atteggiamento e tranquillità, che in questo momento al Brescia manca. Va detto pure che i biancazzurri segnano parecchio nei quarti d’ora finali (sei gol), ma raccordando i due dati l’effetto è attutito. Bisoli è chiamato a porre rimedio anche a questo, per risollevare il suo Brescia. Possibilmente già da domani, nel derby che chiude l’anno solare e inaugura il girone di ritorno. Un match che evoca un passaggio da vecchio a nuovo, da passato a futuro. Chissà che non sia di buon auspicio.
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