Calcio

Ospiti al Rigamonti con tessera del tifoso: «Si valuta caso per caso»

Le limitazioni per le gare contro Reggiana e Pisa. Il prefetto Andrea Polichetti: «Il nostro obiettivo è quello di fare tutto il possibile per la prevenzione»
Una veduta dello stadio Rigamonti © www.giornaledibrescia.it
Una veduta dello stadio Rigamonti © www.giornaledibrescia.it
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La prefettura di Brescia ha diffuso, ieri e la scorsa settimana, le prescrizioni per la vendita dei biglietti ai tifosi ospiti delle prossime due partite casalinghe del Brescia, quella di Pasquetta con la Reggiana e quella del 25 aprile con il Pisa. In entrambi i casi concessa la vendita di tagliandi per il settore ospiti a persone residenti in quella provincia, Reggio Emilia e Pisa appunto, solo se in possesso della tessera di fidelizzazione, cioè della tessera del tifoso. Una situazione che, nel campionato in corso, si è già presentata per le gara casalinghe con Bari, Carrarese, Modena e Cesena. Proprio quest’ultima aveva provocato più di una discussione perché le tifoserie di Brescia e Cesena sono storicamente gemellate ed era altamente improbabile che si potessero verificare incidenti.

Non si tratta però di una tendenza generalizzata o di una linea punitiva come qualcuno ha ipotizzato. Lo ha spiegato il prefetto Andrea Polichetti: «Il nostro obiettivo è quello di fare tutto il possibile per la prevenzione, per evitare scontri e per permettere il regolare svolgimento delle manifestazioni».

Il prefetto di Brescia, Andrea Polichetti © www.giornaledibrescia.it
Il prefetto di Brescia, Andrea Polichetti © www.giornaledibrescia.it

Polichetti spiega poi cosa accade nell’imminenza di ogni gara. «La Questura, prima di ogni partita, analizza tutti i possibili fattori di rischio, dai precedenti tra le squadre ai gemellaggi incrociati tra le tifoserie valutando anche le informazioni di cui dispone da vari canali e senza dimenticare gli eventuali episodi violenti capitati in altre trasferte. Sulla base di tutti questi dati evidenzia al comitato territoriale la necessità di misure di limitazione alle tifoserie. Queste valutazioni vengono poi trasmesse all’osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive del ministero dell’Interno».

La decisione quindi viene presa a livello centrale. «Il ministero valuta anche le proprie informazioni e decide se avvallare le richieste o modificarle – spiega ancora il Prefetto –. A livello locale poi le prefetture procedono sulla base delle indizioni ricevute».

Una procedura quindi che punta a valutare caso per caso con l’obiettivo di ridurre al minimo i possibili rischi per la sicurezza causati dalle tifoseria in occasione di manifestazioni sportive. Attorno al Rigamonti, fino ad ora, si è ritenuto necessario in sei casi applicare delle limitazioni.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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