Brescia, Bolzano apre la strada: si può essere più cinici

Se c’è un motivo per benedirla, questa sosta, è da ricercare nell’attacco del Brescia. Spezzare l’inerzia dello slancio che la vittoria con il Südtirol poteva infondere a tutto il gruppo è un peccato. Ma quel tesoretto di fiducia e vibrazioni positive è chiuso in un cofanetto, al sicuro nella quiete di Torbole.
Recuperi
Maran e il suo staff lo coltiveranno in questi giorni, provando a tenere viva la fiamma. E poi il risvolto positivo c’è. «Approfitteremo di questa pausa per recuperare un paio di giocatori» aveva ammiccato a Bolzano, nella pancia del Druso, proprio Rolando. E non parliamo di due elementi di contorno: con Gabriele Moncini e Gennaro Borrelli nasce e muore il patrimonio di prime punte del Brescia.
Questo break consentirà loro di accelerare il recupero. È presto per stabilire se entrambi - o anche uno solo dei due - potrà esserci alla ripresa contro il Frosinone. Ma con una gara in meno lungo il cammino, il traguardo è più vicino.
Le attese
Certo, servirà pazienza. Perché Gabriele bisticcia con i suoi problemi dalla primavera, quando chiuse il campionato stringendo i denti, e forse pagando dazio nelle settimane successive. E Gennaro arrancava nell’inseguimento della miglior condizione già prima di fermarsi per la contusione alla spalla rimediata a Reggio Emilia.
Morale: i loro rientri non coincideranno con un’immediata resa al massimo del loro potenziale. Ma riaverli sarà già un primo passo fondamentale. Al Druso Juric ha interpretato con grande applicazione la gara di sacrificio che Maran gli aveva chiesto.

È un talento da costruire, ma affidargli la responsabilità di reggere da solo il reparto nel medio periodo è una prospettiva che vacilla. E sarebbe pure ingeneroso nei suoi confronti. Il Brescia ha bisogno dei suoi frontmen per riaccendere la scintilla in attacco.
Sterzata
Il bottino di tre reti nelle prime quattro è ripartito tra Adorni, il capocannoniere a sorpresa di questo inizio campionato, e Corrado. Là davanti sono ancora tutti a secco. Serve una sterzata che deve passare anche attraverso l’eliminazione di vecchi vizi.
La carenza di cinismo è certamente uno di questi. Nel raffronto con le altre squadre di B, nelle prime quattro giornate, il Brescia è terzultimo sia nella percentuale di gol segnati sulle conclusioni effettuate (5.08%, secondo Kama), sia nel rapporto tra reti e pericoli attesi (0.3). Bolzano insegna: si può essere anche meno belli e più efficaci.
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