Brescia, attento alla Ternana: specialista di piazzati e gol di testa. Ma l'attacco...

All’andata, a Terni, finì 0-0: una delle gare più avare di emozioni e di acuti offensivi di questa stagione. Eppure il campionario è lungo e composito. Brescia e Ternana si ritrovano ad un girone di distanza in condizioni ben diverse dall’ultimo incrocio al Liberati: le rondinelle, che allora boccheggiavano per mantenersi al di sopra di quella che ancora si provava a considerare linea di galleggiamento, la zona play-off, sono scivolate in coda alla classifica. Gli umbri hanno dodici punti in più (cinque mesi fa erano due), non vivono un momento particolarmente brillante, ma il margine sui bassifondi è piuttosto rassicurante. Entrambe, però, hanno mantenuto il germe dal quale fiorì il pari a reti bianche dell’andata: le difficoltà in fase offensiva. Malgrado le tre reti di Ascoli, il Brescia continua ad avere il secondo peggior attacco del campionato, a quota 26. Fa leggermente meglio la Ternana, che è quintultima in graduatoria con 30 gol. Pochini, nel raffronto con le squadre che occupano una posizione di classifica simile a quella dei rossoverdi.
Differenza minima in attacco
Scorrendo i dati offensivi, ci si accorge che il Brescia ha addirittura numeri migliori in diversi indicatori. Come evidenziato da Kama Sport, non solo la squadra di Gastaldello conclude più in porta (11.39 tentativi a partita contro 11.06) e nello specchio (3.68 a 3.58), ma riesce anche a concretizzare di più: il 10.04% delle occasioni, per l’esattezza, contro il 9.71% umbro. Va da sé che la Ternana ne imbastica e di conseguenza ne fallisca di più: quasi due a incontro (1.97), mentre il Brescia si «limita» a sciuparne 1.35. Eppure, la squadra di Lucarelli dispone delle armi per rendersi temibile: è seconda in B per dribbling effettuati (9.39 a partita, due in più dei biancazzurri), ed è in netto vantaggio sul Brescia nel confronto sui passaggi chiave riusciti (6.52 a 6.03).
Forbice più ampia in difesa
Le affinità si diradano in difesa: la Ternana ha subito 37 reti in questo campionato, un bottino che la rende la nona squadra meno perforata del torneo. Il Brescia, al contrario, è tornato fanalino di coda dopo i quattro schiaffi di Ascoli: i gol incassati sono 48, uno sproposito. Differenza di solidità che si riscontra anche nei numeri: i rossoverdi recuperano in media più palloni (54.64 a match contro 53.52), vincono più duelli difensivi (31.16 a 30.35) e, soprattutto, concedono agli avversari meno chance all’interno della propria area (2.23 a 3.19)
Fattore aereo e piazzati
Gastaldello chiede da tempo al suo Brescia di essere più ficcante sui piazzati. L’esempio da seguire è proprio quello della Ternana, per cui i gol su palla inattiva impattano per il 33.33% sul totale. Si tratta di una delle percentuali più alte in tutta la B. Le rondinelle, con il loro 23.08%, rincorrono a distanza abissale. Gli umbri rappresentano un modello virtuoso anche nelle reti di testa, 8, tre in più dei biancazzurri. Che pure effettuano in media più tentativi aerei a partita (2.68 a 2.03). Questione, in questo caso, di caratteristiche: nell’ultimo turno la Ternana ha raccolto un prezioso pari grazie a una stoccata di testa del «gigante» Favilli, specialista di questo fondamentale. Proprio quello che è mancato in stagione al Brescia, che a gennaio ha perso Moreo senza sostituirlo con un centravanti dotato dei medesimi requisiti fisici.
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