Brescia, Adorni dalla polvere all’altare: ora è una certezza

L’aforista Soriano asseriva che «non possiamo fare a meno di una qualche certezza, qualunque essa sia, anche di quella che, eventualmente, dovesse negare ogni certezza». Ragionando in termini calcistici, il Brescia ha un assoluto bisogno di ripartire da qualche certezza per porre basi sicure per la stagione in divenire.
Una di queste ha un nome ed un cognome: Davide Adorni. E dire che la stagione passata sembrava aver chiuso la sua avventura in biancoblù, tanto che la società l’aveva inserito nel novero dei cedibili. E invece, ecco l’ennesima prova che il calcio è sempre pronto a sorprenderti. E a cambiare dalla sera alla mattina la prospettiva delle cose. Già, dalla sera alla mattina. Come le ore che intercorrono tra una firma, la nottata e il successivo allenamento con i compagni, svolto con un altro stato d’animo. Con un’altra autostima.
Nuovo inizio
Ecco quindi che il prolungamento (a sorpresa, almeno per l’ambiente) del suo contratto al giugno 2026 ufficializzato lo scorso 7 dicembre ha davvero ridato al Brescia un Adorni tutto nuovo. O perlomeno quello che due anni e mezzo fa fu acquistato dal Cittadella per dare solidità al reparto difensivo di Pippo Inzaghi. Per un’avventura cominciata con lo shock di un’espulsione dopo pochi minuti dall’esordio (a Cosenza, fallo da ultimo uomo) e proseguita tra alti e bassi, fino al diktat celliniano da pollice verso d’inizio stagione che l’aveva di fatto posto con la valigia sotto al letto.
Indispensabile
Poi, complice l’infortunio di Cistana e l’arrivo in corsa di Maran, ecco lo schiocco di dita che cambia le cose, fino a renderlo indispensabile. Il centrale emiliano rappresenta al momento la certezza là dietro, soprattutto in questi ultimi dieci giorni che separano il collega di reparto Cistana da un possibile addio al Brescia. Anche se la chiamata dalla A non è ancora arrivata, e su questo fronte la società appare ragionevolmente tranquilla.
I tifosi si augurano che la coppia, nell’ultimo campionato vista all’opera solo in una dozzina di partite, possa essere quella titolare. In un reparto che, dopo il riscatto di Lorenzo Dickmann, attende solo l’ufficialità per Niccolò Corrado. Per un mercato che, in uscita, registra la firma di Riviera per il Renate e quella più che probabile a breve di Maccherini per la Pergolettese.
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