Calcio

Brescia, a Palermo un'impresa in 45': 12 occasioni su 14 dopo l'intervallo

Rondinelle superiori ai siciliani in tutti i dati offensivi: è mancata, come al solito, un po' di concretezza sottoporta
La gioia del Brescia dopo il punto ottenuto a Palermo - © www.giornaledibrescia.it
La gioia del Brescia dopo il punto ottenuto a Palermo - © www.giornaledibrescia.it
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Alzi la mano chi non avrebbe firmato per un epilogo – che epilogo per fortuna non è, visto che all’appello mancano i 180’ più importanti della stagione – così. L’esigenza vitale era evitare la retrocessione diretta: il Brescia non soltanto ci è riuscito, ma l’ha fatto garantendosi una posizione privilegiata in vista del play out con il Cosenza, in programma tra questo giovedì e il prossimo.

Possibile, alla luce di tutto ciò, avere ancora dei rimpianti? La risposta più ovvia è no, non è possibile, perché andando sotto di due reti a Palermo il Brescia non si è limitato a lambire l’abisso, ma vi si è immerso da capo a piedi, riemergendone con uno slancio sorprendente. Eppure, dando una scorsa ai dati, un pizzico di rammarico resta. Perché se è vero che una vittoria non avrebbe comunque permesso ai biancazzurri di salvarsi direttamente, chiudere a più due sul Cosenza avrebbe assicurato, oltre al vantaggio del ritorno in casa, anche la possibilità di centrare l’obiettivo con un pareggio al termine della doppia sfida. Dettagli che, alla resa dei conti di un campionato tanto travagliato, fanno tutta la differenza del mondo.

Dodici occasioni su quattordici nella ripresa

I dati forniti da Kama delineano una supremazia offensiva piuttosto netta da parte del Brescia. Con uno sbilanciamento marcato verso la seconda frazione. Prendiamo le conclusioni totali: 4 quelle scoccate nel primo tempo, quasi il doppio (7) dopo l’intervallo. Il totale fa 11, contro le 7 del Palermo.

La collocazione temporale delle occasioni inquadra ancor più nitidamente l’andamento opposto nei due tempi del Brescia: delle 14 chance create al Barbera, ben 12 hanno avuto luogo nella ripresa. I rosanero, invece, ne hanno imbastite 8 nell’arco dei novanta minuti. La rete di Ayé, che ha apposto la firma sul definitivo 2-2, è stata l’ottava di testa in questo campionato, nonché la quinta stoccata aerea del francese, che si conferma specialista di questa tipologia di giocate.

La conferma di un trend

Uno dei meriti del Brescia è aver avuto un tasso di pericolosità mediamente più alto sulla trequarti e sulle corsie: lo dimostrano i dati sui passaggi riusciti nel terzo offensivo (77.66% a 67.31%) e sui cross recapitati ai compagni (8 a 5). Stride invece l’indice delle occasioni concretizzate: 14.29%, contro il 25% del Palermo. È la conferma di un trend, perché se è vero che la squadra di Gastaldello ha creato globalmente di più, lo è altrettanto il fatto che abbia sciupato più chance. Il Brescia ha chiuso la propria regular season con una percentuale di occasioni tramutate in gol dell’8.11%, la terza più bassa del torneo dopo Benevento e Cittadella. Ecco, alle soglie di un play out che potrebbe essere determinato da episodi e dettagli, provare ad aguzzare un po’ il cinismo di questa squadra sarebbe di enorme aiuto.

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