Calcio

Borrelli, Shpendi, Bonfanti, Esposito: confronto tra le gemme della B

Il Brescia si coccola l’attaccante napoletano, ma brillano pure i talenti di Cesena, Pisa e Spezia: ecco il confronto numerico
Da sinistra, in alto: Borrelli, Shpendi, Bonfanti ed Esposito - Foto New Reporter e Instagram © www.giornaledibrescia.it
Da sinistra, in alto: Borrelli, Shpendi, Bonfanti ed Esposito - Foto New Reporter e Instagram © www.giornaledibrescia.it
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Gioventù al potere. In vetta alla classifica marcatori di serie B ci sono tre giocatori nati dopo il 2000: Nicholas Bonfanti del Pisa, Cristian Shpendi del Cesena e Francesco Pio Esposito dello Spezia. Tre pepite di cui fa orgogliosamente sfoggio un campionato che è da sempre terreno fertile per la fioritura di giovani talenti.

In ripresa

Hanno tutti segnato quattro il gol, il doppio rispetto a Borrelli. Che paga un avvio condizionato da un ritardo atletico, strascico spinoso del brutto infortunio al malleolo che aveva subito ad aprile, e poi da un nuovo stop per un problema alla spalla. Acqua passata. Ora Gennaro sta meglio e vuole riprendersi tutto con gli interessi. I segnali lanciati con Cremonese e Mantova del resto sono inequivocabili.

A Mantova Borrelli ha confermato di essere in netta ripresa - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
A Mantova Borrelli ha confermato di essere in netta ripresa - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it

Non solo per i gol, che pure chiamano in causa tutti gli elementi incendiari di un giocatore che quando sta bene ha poco da invidiare ai colleghi. È una considerazione a tutto tondo, riguarda il coinvolgimento nella manovra, la reattività nei duelli, la capacità di riempire la gara di cose utili. «Mi sento al settanta per cento» aveva confidato dopo la Cremo. Al Martelli la percentuale si è alzata di qualche tacca. E la sosta può aiutarlo a raffinare ulteriormente la propria condizione.

Il confronto

Gennaro alza lo sguardo e mette nel mirino chi gli sta sopra. Bonfanti, Shpendi ed Esposito. «Gen Z», come lui. Il metro di paragone è questo, perché Borrelli è a pieno titolo un nome «grosso», se si parla di attaccanti cadetti. Nel campionato dei Coda (una garanzia: pure lui è già a quota quattro centri), dei Brunori, dei Tutino, o dei Lasagna, anche loro si prendono la loro bella fetta di ribalta.

Il confronto numerico è utile per definire meglio il posizionamento di Gennaro rispetto a chi ha battezzato la propria stagione con un avvio più elettrico. Borrelli, ad esempio, dribbla molto meglio rispetto agli altri tre (50% di efficacia, secondo Kama), e tenta più volte la conclusione (4.05 a partita).

Precisione sottoporta

L’aspetto da migliorare è la freddezza sottoporta: «Genny» converte in gol il 9.09% dei suoi tiri, dato molto distante dal 26.67% di Shpendi, o dal 25% di Esposito.

Ma la sua presenza là davanti, anche per struttura fisica, è più impattante: Gennaro primeggia per duelli aerei vinti (62.5%), duelli offensivi vinti (6.63), ma anche per palle recuperate (2.58). Il tutto si traduce in un indice di pericolosità (0.08) inferiore soltanto a quello di Esposito (0.12).

È la conferma di una realtà acclarata: Borrelli è tra i centravanti che spostano più equilibri in campionato. Il Brescia ha investito tanto su di lui per questo. Dopo il calvario, Gennaro vuole dimostrare di valere fino all’ultimo centesimo. Non è un mistero che sogni la serie A. Poco importa, per la stretta attualità, che sia con il Brescia o con un’altra squadra. Domenica, dopo la prodezza di Mantova, ha liquidato la questione con un laconico «il lavoro paga sempre». È giunto il momento di metterlo a frutto, per davvero.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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