Bjarnason, Bertagnoli e gli altri: Brescia, la panchina batte un colpo

Serviva una risposta così. A Genova è stato il trionfo delle seconde linee. Quelle – giustamente – criticate quando il rendimento è crollato, parallelamente alle grosse tegole che sono cadute sulla testa di Maran: l’infortunio di Bisoli in primis, ma anche quelli di Galazzi e Moncini, gente determinante per il gioco offensivo del Brescia.
Per lo stesso principio, ora va riconosciuto a qualche «vituperato» un rigurgito d’orgoglio che ha fatto un gran bene alla squadra. Nel momento più buio, per giunta.
Il vichingo
In cima alla lista c’è naturalmente Birkir Bjarnason, l’eroe del Ferraris. Il gol dalla panchina sta diventando un piacevole vizietto. È già il secondo in stagione. Quello contro il Sassuolo non servì a nulla, se non ad attenuare marginalmente l’amarezza del tonfo più sonoro di questa stagione. La zuccata di Marassi è l’esatto opposto, inquantificabile per importanza.
Il vichingo è l’unico giocatore in rosa ad aver trovato il gol su azione (due nel suo caso) da subentrante. L’unica altra rete dalla panchina è quella di Moncini contro il Frosinone, su calcio di rigore. «Mi sento sempre meglio, sto entrando in forma» ha detto a Genova, e i fatti gli stanno dando ragione. In queste condizioni può essere una risorsa utilissima, specie se non spremuta, ma dosata scientificamente.
Segnali

Con la Samp si son rivisti bagliori del vecchio Bertagnoli. La doverosa annotazione tattica è che Massimo dà l’impressione di trovarsi molto più a suo agio da mezzala che da trequartista, sebbene Maran l’abbia più volte schierato in appoggio alla punta. Ma il discorso è più ampio, e riguarda soprattutto l’atteggiamento. A Marassi è stato intenso, applicato, sempre dentro il gioco. Ha sfiorato il gol e ha dato una grossa mano in interdizione. Un’altra sinfonia rispetto alla sfilza di gare in ambasce dell’ultimo periodo.
I giovani
A Genova è entrato con buon piglio anche Fogliata, che ha sì limiti enormi in fase di non possesso (e sui quali si potrà certamente lavorare), ma si è messo a disposizione e ha già trovato il primo gol tra i professionisti. Sfizio che si è tolto pure Nuamah in Coppa Italia, un altro in rampa di lancio e utilissimo a ravvivare l’elettricità in attacco nei finali. Insomma, delle risposte sono arrivate e per Maran sono notizie confortanti.
Gli «assenti»

Per coinvolgere davvero tutti, all’appello mancherebbero Bianchi e Paghera, i grandi assenti di questo primo blocco di stagione. Tra i giocatori di movimento, solo Buhagiar – sempre più corpo estraneo – e Calvani sono stati impiegati meno di loro: 99’ per Flavio, 126’ per Fabrizio. Senza cambiamenti sostanziali all’orizzonte, il Brescia potrebbe fare delle riflessioni sul loro futuro a gennaio. E viceversa, naturalmente.
Le ultime da Torbole
La notizia più rilevante dalla seduta di ieri è il rientro in gruppo di Moncini. Il toscano tornerà comunque dopo la sosta, mentre cresce la speranza di recuperare uno tra Nicolas Galazzi e Dimitri Bisoli.
Il capitano scalpita, anche se ogni decisione andrà ponderata con attenzione. Sabato con il Cosenza Maran dovrà sostituire lo squalificato Lorenzo Dickmann: probabile conferma di Corrado a sinistra con Jallow a destra.
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